Zidane non chiude la porta al PSG: "Mai dire mai. Un allenatore ha meno scelta di un giocatore"

Nelle scorse settimane è circolata con insistenza la voce di un clamoroso approdo di Zinedine Zidane sulla panchina del Paris Saint-Germain. Notizia sorprendente, considerando le intenzioni del tecnico di guidare la nazionale francese e considerando le origini marsigliesi, città eternamente rivale di Parigi. Nel corso di una lunga intervista concessa a L'Equipe per i suoi 50 anni, Zidane è entrato nel merito non chiudendo la porta a un eventuale approdo al PSG in futuro: "Non si può mai dire mai, soprattutto quando fai l'allenatore al giorno d'oggi. Ma non è un è una questione d'attualità. Da giocatore avevo la possibilità di scegliere più o meno tutti i club. Da allenatore non ci sono 50 club in cui posso andare. Ci sono 2-3 possibilità. È questa la realtà dei fatti. Un allenatore ha molta meno scelta di un giocatore. E se torno in un club lo faccio per vincere. E lo dico in tutta modestia. Poi ci sono altre ragioni per cui potrei non essere in grado di andare ovunque".
Quali?
"La lingua, ad esempio. Certe condizioni rendono le cose più difficili. Quando mi dicono: 'Vuoi andare a Manchester?'. Comprendo l'inglese ma non lo padroneggio perfettamente. So che ci sono allenatori che vanno in alcuni club senza parlare la lingue. Ma per me è diverso. E per vincere tanti elementi entrano in gioco. È un contesto globale. E so di cosa ho bisogno per vincere".
