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Il turno delle rivincite (e delle delusioni): il Milan mette pressione a tutti

Il turno delle rivincite (e delle delusioni): il Milan mette pressione a tuttiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 28 ottobre 2021, 08:58Editoriale
di Luca Marchetti

Questo turno infrasettimanale, in attesa del Napoli, sembra quasi un turno di compensazione. Nel segno del riscatto per chi non era riuscito a vincere appena tre giorni prima, sotto forma di “punizione” per chi magari sentiva di avere la pancia un po’ piena.
Da questo indirizzo però si “toglie” il Milan che continua a fare risultato, anche se è evidente che è un po’ più stanco di qualche settimana fa e che ora va a trovare le energie in luoghi dove sembrava non ce ne fossero più. La vittoria con il Torino mette pressione a tutta la SerieA: al Napoli, costretto a vincere se vuole mantenere la testa della classifica, a tutte le inseguitrici altrimenti il divario diventa siderale. Proprio questa combinazione ha messo nei guai la Juve.
Allegri dice che non è necessario guardare la classifica, ma la sconfitta in casa con il Sassuolo è sanguinosa. Intanto perché la Juve prende due gol (e avete visto come ha fatto arrabbiare il secondo…) dopo che aveva messo a posto la tenuta difensiva, e poi perché perde terreno. Gli errori di inizio stagione, i punti persi per strada con Empoli e Udinese aveva già marcato una notevole differenza con le prime che stavano vincendo tutte le partite. Ora per recuperare bisognava rosicchiare punti, invece la Juve li perde di nuovo. Nei confronti di tutti, praticamente. E quella zona Champions che era a portata di mano ora, nel giro di 24 ore, si è allontanata di nuovo. La Roma (che ha vinto, rimontando) è a 4 punti. Atalanta e Lazio (che hanno vinto) hanno scavalcato i bianconeri.

E al pari della Juve c’è la Fiorentina che proprio tre giorni fa si era rilanciata battendo il Cagliari…
Era evidente che il processo di guarigione della Juventus non fosse finito. Che la coperta era corta e che quindi se la tiravi da una parte, si scopriva dall’altra. Ma in questa fase non ci si aspettava più di poter perdere in casa al 94esimo… e infatti Allegri ha tuonato “non succederà mai più”. Ora è come se dovesse riprendere da capo. E la sconfitta di oggi è psicologicamente uno stop più pesante di quello che potrebbe sembrare: non soltanto per la classifica.
Inter Roma e Lazio riescono invece ad invertire il trend. Con tre partite diverse, ma con la stessa “pesantezza”. L’Inter la vince quasi in scioltezza, con serenità, scrollandosi di dosso quella rabbia che aveva accumulato nelle ultime due uscite (da cui era venuto fuori soltanto un punto). La Roma la vince di rabbia, di rimonta, in una situazione che sarebbe diventata bollente. E la vince (ancora una volta) nel segno del suo capitano: Lorenzo Pellegrini che si è inventato un gol meraviglioso e che poi va a parlare della squadra in uno dei momenti più difficili di questo avvio di stagione, parlando di famiglia. La Lazio la vince con il raziocinio, una partita equilibrata contro una squadra determinata, ma dopo tre giorni di ritiro in cui le problematiche sono state affrontate di petto, dove Luis Alberto è rimasto in campo 90 minuti e dove per la prima volta non prende gol.
Tre punti d’oro per tutti e tre gli allenatori, tre punti d’oro (i primi) per Colantuono (a proposito di trend invertiti rispetto alla precedente giornata) in una lotta salvezza che ora è davvero intrigante e dove almeno in 6 sono invischiatissime, senza che le altre si sentano troppo al sicuro. Durante la prima pausa si faranno i primi veri bilanci, non manca molto…

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