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Da Abraham allo Zorya, fino alla sua Roma in Conference League. Tutte le parole di Mourinho

Da Abraham allo Zorya, fino alla sua Roma in Conference League. Tutte le parole di MourinhoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 25 novembre 2021, 00:38I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

Alla vigilia della sfida contro lo Zorya in Conference League, il tecnico della Roma, Jose Mourinho, ha presentato la sfida che potrebbe permettere ai giallorossi di ipotecare il passaggio del turno. Queste tutte le sue parole:

Il girone si è complicato, che gara sarà domani con lo Zorya?
"E' molto obiettivo: se vinciamo siamo dentro se perdiamo siamo fuori. Un pari lascia aperto e con il destino ancora nelle nostre mani. Per noi sarà una finale, così come per noi. Sarà dura andare avanti mesi con campionato e Conference, ma è un problema che vogliamo avere".

Cosa si aspetta da Zaniolo?
"Non mi aspetto nulla di particolare da Zaniolo, mi aspetto tutto dalla squadra. Da squadra abbiamo vinto a Genova e così dobbiamo continuare a fare. Quello che ho detto a Genova, nel modo in cui ha festeggiato è come se avesse giocato 90 minuti come tutti".

Rui Patricio è tra i migliori portieri del campionato, ma il turn over in coppa non ci sarà?
"Sarà confermato. Non è Rui che sta tra i migliori portieri del campionato, siamo noi che prendendo tre gol a Venezia o a Verona riusciamo comunque a rimanere lì tra le squadre con la miglior performance difensiva. Fuzato sta lavorando bene, ma dipende dalle situazioni. Se deve giocare una partita di Serie A o di Conference League non sarà un problema. Dormirei tranquillo. Ho fiducia totale".

E' soddisfatto di Abraham?
"Sono contento. Ovviamente quando sei attaccante di una squadra che crea tanto e che per filosofia è offensiva di solito hai la possibilità di segnare di più. Lavora tanto per la squadra e aiuta tanto nel creare gioco e per me non è un problema. Sono felice di lui, anche difensivamente. Mi sembra che è più giocatore di squadra, ha imparato ad avere un'altra dimensione che prima non aveva. Ovviamente penso che arriveranno anche più gol e avrà tutto. Avrà lavoro di squadra e i gol. In questo momento non sono preoccupato. Ha avuto un piccolo calo dopo un inizio forte. Ha colpito tutti, anche i tifosi. Il piccolo calo è normale soprattuto dopo l'infortunio che lo ha costretto a giocare con qualche limitazione. Gioca domani, così come Rui Patricio e Zaniolo".

Con i recuperi di Vina e Calafiori continuerà a giocare a tre?
"A me non piace giocare a cinque perché una cosa è un concetto di tre e un'altra è di cinque. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri e in quel momento la possibilità di giocare a tre con El Shaarawy che non è un terzino era una soluzione che ci ha portato risultato a Genova e non a Venezia. La rosa non è costruita per giocare a tre, non hai solo 4 centrali sennò. Non hai nemmeno tutte quelle ali d'attacco. La verità è che abbiamo giocato bene e i calciatori si sono sforzati di adattarsi. E' una dinamica buona per qualche calciatore e magari è qualcosa che dobbiamo avere sempre in tasca come un'opzione. Quando recuperiamo tutti i giocatori l'obiettivo è tornare al modello che volevamo costruire. Questa di solito è una cosa che si fa dopo anni di lavoro, per forza dell'emergenza siamo stati costretti a sviluppare questo nuovo modo di giocare e sono contento. Cercheremo equilibrio. Giocherà Veretout. Vina e Calafiori si sono allenati e ora abbiamo la riunione per decidere sulle loro condizioni. Penso che è possibile che ci siano".

Cosa ha capito della Roma fino a questo momento?
"Conosco meglio i miei giocatori. El Shaarawy non pensavo potesse giocare in questo modo, ha avuto un'evoluzione dove ora gioca 90 minuti e a Genova salva sulla linea di porta. Ci sono giocatori che non conoscevo e sto imparando molto da loro".

Cosa pensa dello Zorya?
"Abbiamo analizzato tutto quello che era possibile analizzare. Tutte le partite fatte in campionato e in Conference League. Esiste un rispetto per l'avversario".

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