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Dalla batosta di Bologna alle condizioni di Immobile fino al caso Radu: tutte le parole di Sarri

Dalla batosta di Bologna alle condizioni di Immobile fino al caso Radu: tutte le parole di Sarri TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 16 ottobre 2021, 00:45I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

Dopo la sconfitta di Bologna, alla ripresa del campionato la Lazio è chiamata a reagire con l'Inter dell'ex Simone Inzaghi. Nel pomeriggio di venerdì il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha preso come di consueto la parola nella conferenza della vigilia. Queste le sue principali dichiarazioni raccolte da TMW:

A Bologna si è chiesto quali fossero le cause del black-out inatteso. Che tipo di risposte ha avuto?
"In queste due settimane fino a ieri ci siamo allenati a ranghi ridotti, è difficile fare questa analisi con 12-13 giocatori. Tutti i mesi facciamo 7 partite in 20 giorni e poi i giocatori vanno in nazionale. Si allenano più con i rispettivi ct che con me. Non è più calcio questo, è uno show, in cui tutti i partecipanti cercano di spremere gli appassionati per fare soldi. Questo calcio non mi appartiene. Comunque con l'Inter mi aspetto una reazione dagli uomini, più che dai giocatori. A Bologna non lo siamo stati, siamo stati superficiali, i gol sono arrivati da situazioni imbarazzanti".

Perché Radu non viene mai impiegato?
"Fino a poco tempo fa non mi ha dato la sensazione di essere in condizione. Lui stesso mi ha detto che dopo il Covid aveva difficoltà a recuperare. Negli ultimi dieci giorni invece l'ho visto in netta crescita e penso che in questo ciclo di partite sarà dentro anche lui".

Che peso dà a Lazio-Inter?
"Ci sono tre punti in palio. Non è una partita spartiacque in questo momento della stagione. La Lazio ha fatto una scelta di rottura, è palesemente in un anno di transizione e di costruzione. L'importante è gettare le basi: il primo obiettivo nostro non è giocare un calcio spettacolare, ma trovare solidità. Poi penseremo a divertirci. Presto parlare di obiettivi, dobbiamo crescere e abbiamo tanti margini per farlo. Dopo le nazionali ho sempre un certo timore: ti arrivano giocatori che si allenati in 8-9 maniere diverse. Staccare la spina, tornare e riattaccarla non è così semplice come sembra dall'esterno. Ma siccome c'è questo rischio, meglio giocare con l'Inter che con una squadra meno blasonata".

Le condizioni di Immobile?
"Da un paio di giorni si allena con noi, sta abbastanza bene. Gli ha fatto bene rimanere fermo. Gli altri nazionali? Vediamo, solo ieri si sono allenati con noi".

Torna all'Olimpico Simone Inzaghi: cosa pensa di lui?
"La storia degli scontri diretti tra allenatori non ci credo, dipende sempre da chi stai allenando. A Empoli ho perso tante partite, a Napoli poche. Inzaghi ha fatto bene, adesso è alla guida di una squadra che potrebbe essere la grande favorita per la vittoria del campionato. Anche se ha ceduto alcuni giocatori, ha fatto acquisti funzionali. Non conosco poi Inzaghi dal punto di vista umano".

Ha pensato alla soluzione per evitare cali di concentrazione?
"Trovare una risposta univoca a una problematica mentale che coinvolge 30 persone e un ambiente intero è difficile. Cambiano allenatore, giocatori, forse comprende tutto l'ambiente e non solo lo spogliatoio. Dobbiamo pensare solo che il lavoro può aiutarci a cambiare la mentalità. Sennò rimaniamo in discorsi generici, perché quando si fanno i confronti in tutti gli spogliatoi parlano sempre gli stessi 2. Così è difficile capire quello che veramente c'è nella testa di tutti gli altri. Questo è un gruppo che, nel momento in cui sembra andare nella direzioni giusta, diventa superficiale. La grande partita per me s'è fatta con la Lokomotiv Mosca, quella poteva segnare l'inizio del percorso: in quella squadra lì io mi sono riconosciuto più di quella che ha vinto il derby".

Leggi QUI tutte le parole di Sarri!

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