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La strana storia di Pafundi, fatta (per ora) di titoli più che di minuti. E' necessario invertire la rotta

La strana storia di Pafundi, fatta (per ora) di titoli più che di minuti. E' necessario invertire la rottaTUTTO mercato WEB
lunedì 27 marzo 2023, 10:18Il corsivo
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Malta

"Nella mia lista dei convocati prima Pafundi e poi tutti gli altri". Una settimana fa il commissario tecnico dell'Italia Roberto Mancini esordiva così in merito alla scelta di richiamare in Nazionale Simone Pafundi, classe 2006 dell'Udinese. Da novembre a marzo il trequartista di Monfalcone aveva trovato spazio nell'undici di Sottil solo per nove minuti perdendo, al contempo, la possibilità di continuare a misurarsi in Primavera. Eppure Mancini quattro mesi dopo ha deciso di riportarlo con sé: "Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui".

Contro Inghilterra e Malta doppia tribuna
Eppure, proprio come capitato con l'Udinese, Pafundi nelle due sfide della Nazionale non ha trovato spazio. Peggio, in entrambi i casi s'è accomodato in tribuna. Scelta comprensibile contro l'Inghilterra, molto meno contro Malta dopo allenamenti che avevano convinto anche uno dei leader di questa Italia come Marco Verratti: "Mi piace molto Pafundi, lo vedi subito... La sua qualità emerge subito, lo conoscevo già ma se continua così farà una grande carriera".

Adesso è necessario invertire la rotta
Adesso Pafundi tornerà a Udine. E la speranza è che all'Udinese possa trovare quello spazio che finora s'è ritagliato solo sui giornali. "Ha fatto sette mesi in prima squadra molto bene. Nella seconda parte di stagione sarà messo dentro e non uscirà più, questo è il mio pensiero", ha detto negli scorsi giorni Andrea Carnevale, dirigente dell'Udinese consapevole che lanciarlo in campo è ora necessario. Perché non si esce mai da quel rettangolo: se non gioca non migliora. E se continuerà a non giocare, sarà necessario studiare un percorso diverso.

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