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La Nazionale va (sempre) sostenuta… Impariamo dai nostri errori

La Nazionale va (sempre) sostenuta… Impariamo dai nostri erroriTUTTO mercato WEB
mercoledì 15 novembre 2023, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Ci risiamo… purtroppo. Ancora una volta ci siamo ridotti all’ultimo per conquistare l’accesso ad una rassegna come l’Europeo. Da campioni in carica, non proprio un bel segnale per l’intero movimento azzurro. Venerdì contro la Macedonia del Nord e lunedì con l’Ucraina ci giochiamo tutto, soprattutto la nostra reputazione. Ormai, da diversi anni a questa parte, la nostra Nazionale ci fa soffrire molto. Certo, non va mai dimenticata l’incommensurabile vittoria all’ultimo Europeo ma le due eliminazioni consecutive dal Mondiale pesano come macigni. In tanti si sono allontanati dalla Nazionale. C’è chi, ormai, fa il tifo contro, con giudizi del tipo: “Così come siamo messi, meglio non andarci neppure agli Europei”. No, no e ancora no…
Non mi va bene. Non accetterò mai chi non sostiene la Nazionale. A prescindere da tutto e da tutti, l’Italia è la nostra squadra del cuore e, quindi, bisogna sempre fare il tifo per essa, anche nei momenti più difficili, anzi, soprattutto nei momenti più difficili.
Troppo semplice sentirsi orgogliosi della bandiera calcistica azzurra quando si vince. La Nazionale è di tutti e va amata da tutti, nessuno escluso. Si può criticare, si può evidenziare la scarsezza dei giocatori della rosa, magari pure le idee di Mancini prima e Spalletti ora ma, lo ripeto, non si può mai voltare le spalle all’Italia, chiaramente se si è un vero tifoso di calcio.
Non sarà facile portare a casa il pass per gli Europei in maniera diretta (senza passare dai play-off) ma bisogna crederci.

Le clamorose batoste subite con la Svezia e, recentemente, proprio con la Macedonia del Nord fanno ancora male ma sono precedenti che possono anche tornare utile per capire cosa non va fatto. Ripetere gli stessi errori sarebbe demoniaco. Personalmente credo che Spalletti sappia esattamente cosa fare e come mantenere il gruppo tranquillo. E’ riuscito a gestire un popolo focoso come quello partenopeo, ha l’esperienza per gestire le paure degli Azzurri. Siamo l’Italia, una nazionale che sa incutere timore a tutti gli avversari. Non avremo i campioni di una volta ma sappiamo giocare a calcio. Nel corso della nostra storia calcistica, ci sono stati tanti eroi inattesi. Ripenso a Schillaci nel 1990 o Grosso nel 2006. Chissà, magari è arrivato il momento di celebrare un nuovo idolo.
Non dobbiamo avere paura di fallire ma scendere in campo con la consapevolezza che siamo superiori ad entrambi i nostri avversari. Lo so, è facile a dirsi ma più complicato a farsi. Io sono fiducioso e voglio crederci. E aggiungo anche un’ultima riflessione. Dovessimo andare all’Europeo, sono certo che in tanti vorranno evitarci. Perché, in fin dei conti, noi siamo sempre l’Italia.

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