Capello: "Milan, ora devi scattare. Per la panchina mi piacerebbe Fabregas"

"Milan, dall'esterno vedo tutto tranne che idee chiare". Fabio Capello è preoccupato dalla situazione del Diavolo e a La Gazzetta dello Sport non esita a farlo presente: "Tocca a Tare trovare una soluzione, ma adesso il club non deve correre, deve scattare. L'errore è già stato fatto prima, sono convinto che se Conceicao avesse alzato la Coppa Italia dopo la Supercoppa, l'attuale management avrebbe provato a confermarlo. Ma può una partita cambiare il giudizio su 5 mesi di lavoro? Non si fanno così le valutazioni. Ve lo ricordate Pirlo? Alla Juve chiuse con due titoli, ma il club evidentemente pensò gli mancasse ancora esperienza o carisma".
Servirebbe un tecnico che dia delle garanzie?
"Ovviamente sì. Ma se Conte non è disponibile e su Allegri ti fai anticipare dagli altri, non è che ne veda poi altri all'orizzonte. Per questo era necessario muoversi prima, avere le idee chiare e agire".
C'è un nome che la stuzzica?
"Se dobbiamo escludere quelli già menzionati e puntare su un profilo emergente, andrei su Fabregas. Il suo calcio mi piace, a Como ha fatto vedere cose interessanti. E mi sembra già sufficientemente pronto. Ha dimostrato alla grande di reggere la Serie A".
Il nuovo tecnico potrebbe arrivare dopo la cessione di qualche big.
"Mi è successa la stessa cosa quando arrivai a Madrid la prima volta. Dissi al presidente: 'Luis Enrique mi piace tantissimo, peccato l'avessero ceduto al Barcellona (ride, ndr). Io Reijnders non lo cederei mai, ma in generale, al Milan dovrebbe restare solamente chi ha la voglia di farlo tornare grande. E fatemi aggiungere una cosa: spero si dia davvero una chance a Camarda dopo un anno in cui è stato tenuto troppo in panchina".
