Como, Iovine su Fabregas: "Sua virtù? Fa remare tutti e 20-25 giocatori dalla stessa parte"
"Il primo giorno il mister si presenta dicendo: 'Si vuole andare ai playoff, si vuole arrivare quinti o settimi? Io voglio vincere il campionato'". Non dimentica il passato in Serie B con la maglia del Como Alessio Iovine, ritiratosi la scorsa estate ma sotto la guida di Cesc Fabregas dall'estate del 2024. "A novembre sentirci dire, dopo comunque un momento dove eravamo sesti-settimi in classifica, 'si vince il campionato'... è stata una cosa importante", ricorda l'ex terzino dei lariani nell'intervista rilasciata a Espansione Tv.
"Però è una persona normalissima, che ama tantissimo il calcio, cerca di migliorarsi e aggiornarsi nel quotidiano", descrive così l'approccio al quotidiano di Fabregas da allenatore del Como. "E poi ovviamente il lato calcistico non mi sento neanche di aggiungere altro, vediamo tutti cosa sta facendo". Al momento i biancoblù si trovano al settimo posto con 24 punti e la possibilità questa sera di strappare un buon risultato nell'arena dell'Olimpico contro la Roma. Per credere nell'Europa.
Ma qual è la più grande virtù del tecnico spagnolo? Iovine non ha dubbi: "In un gruppo di 20-25 giocatori giocano in 11, quando si alza il livello, è difficile far remare tutti dalla stessa parte. Far andare tutti forte. Devi essere credibile. E credo che questa sia la virtù più grande del mister, perché anche chi non gioca per qualche partita o per tanto tempo è sempre sul pezzo, non sbaglia un allenamento o un comportamento. E queste cose fanno la differenza", garantisce l'ex giocatore del Como.
"Se in una squadra ci sono 14 fenomeni non vinci il campionato se gli altri non fanno niente, perché nel quotidiano tu devi avere un livello alto di qualità e intensità, forse sono anche più fondamentali i 'panchinari'". Concludendo: "Dovessi in futuro fare l'allenatore mi piacerebbe avere soprattutto questa qualità".











