Cucci, lettera a Italiano: "A Bologna ci ha messo la faccia, come pochi in passato"

Nel corso del suo editoriale per il Corriere dello Sport, Italo Cucci ha scritto una lettera a Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna: "Caro Vincenzo, perdoni l’approccio confidenziale ma è anche il modo di esprimere la soddisfazione professionale e personale d’essere rappresentato da un presidente e da un tecnico che non partecipano alla Gran Riffa del Mercato ma siglano sollecitamente il contratto di reciproca fiducia, soddisfatti della stagione che hanno vissuto, sportivamente e umanamente, mentre il Bel Paese era attraversato dai dubbi del Milan-Allegri e del Napoli-Conte (...).
A Bologna ci ha messo la faccia, come pochi in passato. Come Cesarino, come Carletto, come Sinisa, e i bolognesi con gente come voi è come se ci vivessero in famiglia, consumando insieme le sconfitte e le vittorie, le prime macerandole insieme a un tiramisù, le seconde cantandole e facendo l’amore. (Parlo di anni verdi che spuntano eterni a ogni stagione d’uomo) (...).
Ma presto è venuto il gioco, il 'calcio all’Italiano' con una squadra di stranierotti che dopo un po’ sembravano tutti nati alla Bolognina. E così smetto di adularla e le do appuntamento alla prossima partita di Coppa. O a Pantelleria, perla nera della sua terra. Faccia lei. E intanto grazzi di cori".
