Di Maria ha fatto vedere perché a 34 anni può fare ancora la differenza in Italia

Sublime, quasi imprendibile. Spalla ideale di Lionel Messi. Angel Di Maria ha fatto ammattire tutti i difensori italiani nella Finalissima. Forse non era nemmeno così difficile, ma sono bastati novanta secondi per capire la classe di un giocatore che ha dei colpi che, in Serie A, al momento pochi hanno. E lo ha fatto con un colpo sbagliato. Un drop da una sessantina di metri che per un paio di secondi ha preoccupato Donnarumma, poi tranquillizzato dalla traiettoria imprecisa. Però bisogna avere anche l'idea e la voglia di provare una situazione del genere, con l'ipotesi di potere arrivare più a una brutta figura che non ad altro.

Di Maria non è stato solo questo. Perché il secondo gol è una dolcissima carezza al pallone e una mazzata su Chiellini - decisamente lento nella circostanza, dimostrando tutti i suoi anni - ma anche al compagno di squadra Donnarumma. Ancora per poco, perché il contratto scade al 30 giugno 2022, lui potrà cambiare maglia, campionato, probabilmente italiano, e vita. A 34 anni probabilmente è in grado di fare ancora la differenza e se Cherubini lo ha visto, probabilmente il biennale riuscirà a strapparlo.

"Penso solo alla Seleccion e alla mia famiglia, le sue parole dopo la partita. Forse anche un po' Pinocchio, bravo a dribblare le domande dei giornalisti come lo è in campo. Il Fideo sembra ancora un campione e non uno che viene da noi a svenare, per l'ultimo contratto europeo prima dell'avventura in America, a Dubai o negli Emirati. La speranza è che il nostro calcio non assomigli più a questi ultimi che ai migliori.