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De Biasi: "Napoli, che decollo! Osimhen? No, la rivelazione finora è Locatelli"

ESCLUSIVA TMW - De Biasi: "Napoli, che decollo! Osimhen? No, la rivelazione finora è Locatelli"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 12 ottobre 2021, 15:00Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte Dagli inviati a Belgrado, Giacomo Iacobellis e Dimitri Conti

Gianni De Biasi è un uomo di mondo. Allenatore globetrotter, nomade della panchina che dopo tante soddisfazioni in Italia ha trovato pari successo anche all'estero: Levante, Alavés, ma soprattutto la storica qualificazione con l'Albania alle fasi finali di Euro 2016 e oggi l'Azerbaigian. È proprio a poche ore dal big match di Nations League con la Serbia a Belgrado che TuttoMercatoWeb.com lo ha raggiunto in esclusiva per una chiacchierata fra Nazionali e club, con uno sguardo attento ovviamente anche alla nostra Serie A.

De Biasi, come arrivate alla sfida di stasera con la Serbia?
"Purtroppo veniamo da una sconfitta clamorosa contro l'Irlanda. Giocavamo in casa e pensavamo di potercela giocare, anche alla luce della buona prestazione che avevamo fatto un mese prima a Dublino (1-1, ndr). Peccato, perché stavolta abbiamo preso gol subito, ci siamo innervositi e alla fine siamo usciti sconfitti per 0-3. La verità è che facciamo fatica a segnare. Mi auguro che, nonostante le assenze, potremo sbloccarci proprio stasera contro una squadra di grande qualità come la Serbia".

Che Nazionale ha trovato quando a luglio 2020 ha firmato con l'Azerbaigian?
"Non è facile, i nostri calciatori giocano tutti nel campionato azero, dove però c'è almeno un 50% di stranieri. Il lavoro da fare è tanto, ma so che nella vita le cose non ti arrivano per caso. Se hai la possibilità di lavorare e avere la fortuna che qualche ragazzo giovane possa venire fuori, magari puoi ritagliarti comunque delle soddisfazioni. Finora il mio obiettivo è stato proprio questo: creare una squadra e inserire in rosa tanti giovani, dai '98 ai 2000".

Il pericolo principale stasera si chiamerà Dusan Vlahovic. Spera di trovarlo distratto dal caso rinnovo esploso a Firenze?
"Purtroppo stasera gioca in casa con la sua Serbia... Vlahovic è un calciatore sulla cresta dell'onda. Firenze oggi è lontana, domani rientrerà in Italia e sentirà cosa avranno da dirgli. Dal mio punto di vista, credo che fin quando Dusan si comporterà da professionista esemplare qual è, i tifosi della Fiorentina potranno solo applaudirlo".

Passiamo alla Serie A: il Napoli è partito forte, l'Inter convince anche senza Conte, il Milan sta trovando continuità...
"Il campionato italiano è sempre più bello e divertente, anche quest'anno sarà una bella lotta fino alla fine. Finora il Napoli è stato sicuramente la sorpresa, tra virgolette, visto che sapevamo già che era attrezzato per fare bene. Mister Spalletti però ha avuto un decollo fantastico con gli azzurri. Come rivelazione, per il tipo di calcio che fa, cito invece la Fiorentina. Con Italiano i viola sono riusciti a cambiare pelle e oggi giocano alti andando a prendere sempre gli avversari. Confesso che ci abbiamo provato anche noi contro l'Irlanda, ma poi abbiamo preso tre gol (ride, ndr). Nella vita però devi buttarti, altrimenti non ottieni nulla".

Qual è invece il giocatore che l'ha più colpita finora?
"Si parla tanto di Osimhen, ma chi mi ha colpito davvero è Manuel Locatelli. La Juventus ha preso un centrocampista che ha qualità, personalità, fisico... È maturato tantissimo e oggi ha la capacità di affrontare le responsabilità con una serenità d'animo che lo aiuterà molto nella sua carriera".

Il suo Torino, dopo un avvio difficile, con Juric sta trovando invece la strada giusta.
"Il Toro è stato rivitalizzato da Juric, che sta facendo un ottimo lavoro a prescindere dai problemi fisici di Zaza e Belotti. Vedo una squadra decisamente giovane con molti elementi che hanno la possibilità di crescere e maturare proprio sotto la guida di un allenatore caratteriale, che sa mettere in campo i suoi ragazzi come Juric".

Chiosa su due suoi fedelissimi ai tempi della Nazionale albanese: Strakosha e Hysaj. Come li vede oggi alla Lazio?
"L'alternanza fra i portieri non aiuta. Credo che Strakosha sia un giocatore di qualità, con margini di miglioramento ancora enormi perché è giovane. È sempre stato un ragazzo molto centrato e per bene, con uno stile efficace fra i pali. Ho visto anche io l'errore che ha commesso contro il Galatasaray e mi dispiace tantissimo per lui, ma gli errori fanno parte del gioco. Hysaj? Se Sarri è il padre, io sono il nonno (ride, ndr). Elseid si è inserito molto bene a Roma, conosce già mister Sarri e ha la giusta età per giocare in una piazza così importante".

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