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Ferrari ai funerali di Pin: "Ho portato la maglia che ci aveva regalato, era al Viola Park"

Ferrari ai funerali di Pin: "Ho portato la maglia che ci aveva regalato, era al Viola Park"
ieri alle 17:38Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte da Firenze, Ludovico Mauro

Presente ai funerali di Celeste Pin in Piazza Santissima Annunziata di Firenze, il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari ha parlato così a margine della funzione funebre in ricordo della bandiera viola scomparsa tragicamente lo scorso 22 luglio:

"Non ci sono parole. Penso alla sua famiglia e ai tifosi che gli volevano bene. Peccato che nessuno di noi abbia capito cosa gli stava succedendo. Ho portato la maglia che ci aveva regalato, era al Viola Park", le sue dichiarazioni.

Questo il ricordo di Firenzeviola.it e di Radio FirenzeViola, testate del nostro gruppo editoriale con cui lo stesso Celeste Pin ha collaborato in questi anni:

"Celeste Pin ci ha lasciati, prendendoci tutti alla sprovvista, noi che avevamo imparato a conoscerlo avendo la fortuna di ospitarlo ogni settimana nelle nostre trasmissioni. La notizia tragica ci colpisce e ci lascia sbigottiti, oltre che addolorati per il pensiero di un uomo che ad appena 64 anni lascia tre figli.

Calcisticamente cresciuto nelle giovanili del Perugia, con il quale esordisce da professionista, si veste di viola nell’estate del 1982 e con la Fiorentina sarà una lunga storia d’amore nella quale colleziona 200 presenze e gol. Pin diventa in fretta una bandiera della squadra viola con la quale disputa anche la tanto discussa finale di Coppa Uefa nel 1900 persa (non senza polemiche) con la Juventus. Chiude la sua carriera tra Verona e Siena arrivando a quota 263 presenze in A con 3 gol, altre 136 presenze, con 2 gol, in serie B e 19 presenze con un gol in Serie C.

Negli anni Pin ottiene anche l’abilitazione a direttore sportivo nel 1997, con incarichi in Toscana tra Montemurlo e l’Affrico fino ad assumere l’incarico di responsabile del settore giovanile della Fortis Juventus e successivamente quello di direttore del Club Sportivo Firenze dal 2014. Ma soprattutto Celeste, apprezzatissimo opinionista radiofonico, era un tifoso viola, vero, passionale, disposto a seguire la squadra in trasferta con i tifosi, com’era capitato non più tardi di qualche mese fa quando aveva raggiunto la Slovenia per seguire dal vivo la partita di Conference League contro il Celje.

Abbiamo imparato a conoscerlo bene anche noi di Firenzeviola e Radiofirenzeviola, avendo la fortuna di averlo qui in redazione per affiancare Giacomo Galassi nel corso della trasmissione Garrisca al Vento. Un appassionato di Fiorentina come pochi altri, disposto a difendere sempre e comunque i colori viola, ma anche un profondo conoscitore di calcio che tante volte ci ha aiutato nel leggere partite e prestazioni dei calciatori della Fiorentina, lui che in campo quella maglia aveva sempre onorato dando tutto.

Celeste era diventato un amico ancor prima che un collega radiofonico, sempre allegro, sempre disposto a scherzare ma mai polemico a prescindere perché come diceva sempre “la Fiorentina va amata”, e il suo modo di difendere la Fiorentina lo ricorderemo per sempre. Così come ricorderemo per sempre il privilegio di aver potuto parlare di calcio con lui. Ciao Celeste".

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