Frattesi: "All'Inter ognuno ha una storia che pesa. Alcuni sono destinati a qualcosa di grande"

Davide Frattesi, centrocampista dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai canali della UEFA, tornando a parlare del gol al Barcellona: "Dopo la partita quando mi hanno chiesto perché sempre io, ho risposto che è un po' quello che dice di me il mio percorso, perché non è che il Signore mi ha messo una mano in testa e ha detto che sarò il più talentuoso di tutti, però mi ha messo una mano in testa e ha detto che come qualità migliore, a parte il fisico per il quale devo ringraziare mamma e papà, avrai la mentalità. Mia madre mi ha sempre detto che l'ossessione batte il talento".
Invece la rete di Monaco come la ricorda?
"Ero un po' giù perché comunque era venuta a mancare nonna da poco, non me la sono goduta così tanto. Era la persona più importante della mia vita e non ho ben realizzato lì per lì quello che fosse successo. Ha 80 anni aveva un allegria e una forza... Quello e il gol con il Barça sono due situazioni un po' diverse, ma l'importante è che ci abbiano permesso di andare a giocarci tutto a Monaco".
Sarebbe un sogno vincere la Champions.
"Tra il sogno e la realtà ci passa il mare, ma probabilmente non ho realizzato benissimo, lo farò quando atterreremo a Monaco e sentiremo quella famosa musichetta. È qualcosa di straordinario, ce lo meritiamo. Ognuno ha una storia differente, ma che pesa. Ci sono persone destinate a qualcosa di grande".
Qual è la cosa che temete del PSG?
"Il loro punto di forza è tutta la squadra, hanno giocatori top a livello internazionale, non hanno bisogno di presentazioni o altro, però più che concentrarci su di loro, sulle loro qualità o sui loro punti deboli, dovremo farlo su di noi perché credo che abbiamo dimostrato che, quando siamo in partita, non è detto che vinciamo, ma possiamo giocarcela con tutti".
