Ghini: "Mou paga una squadra di porcellana. Chi avrebbe accettato il contratto di De Rossi?"
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TUTTO mercato WEBMassimo Ghini, noto attore e tifoso della Roma, ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero sulla situazione che sta vivendo la squadra giallorossa, che ha da poco cambiato allenatore: "Non dimentico che lo Special One ci disse 'zeru tituli' però non posso che dirgli grazie. Per la Conference che si diceva fosse una coppetta e ora se la giocano tutti alla morte. Per l'Europa League rubata da quel sinore che di cognome fa sarto... Perché Taylor (Tailor, ndr) in inglese si traduce così... E a Budapest ha ricamato tanto".
Ghini prosegue: "Paga una rosa costruita con giocatori di porcellana. L'affetto per lui non potrà mai cambiare, anche se sono amico di De Rossi. Sono felice per lui e per noi, ma mi farebbe piacere ascoltare i Friedkin. Che parlino, spieghino, ci raccontino il perché di alcune scelte. De Rossi comunque rischia tantissimo, si prende una batata bollente enorme, ma non è la prima volta purtroppo che ci troviamo in questa situazione".
Ghini critica un po' la proprietà: "Roma è diventato questo. Arrivano allenatori e giocatori, rimangono un po' e poi se ne vanno altrove. L'arrivo di Re Rossi mi rende felice, ma già il contratto mi fa pensare... Ora che è andato via Mou, Smalling viene liberato dagli alieni e torna a giocare, Dybala non si ferma più fino a giugno e a Mancini scompare la pubalgia? Ma chi altro avrebbe accettato un contratto del genere? Giusto un romanista che ama la Roma".
































































