Il ct della Bosnia difende Dzeko: "È uno dei top al mondo, per questo è rimasto in campo"
La Bosnia Erzegovina ieri aveva bisogno di un'impresa contro l'Austria (una vittoria con almeno 4 gol di scarto per pareggiare la differenza reti) per evitare i playoff e sognare l'accesso diretto al Mondiale. Alla fine è arrivato un pareggio, per 1-1, nonostante l'iniziale rete del vantaggio firmata da Haris Tabakovic, così la Bosnia è finita fra le squadre che l'Italia potrebbe incontrare nel suo percorso verso la Coppa del Mondo (eventualmente solo in finale).
Al termine della gara al commissario tecnico della Bosnia, Sergej Barbarez, è stato chiesto - all'emittente BHRT - il motivo per il quale abbia scelto di sostituire proprio Tabakovic nel corso del secondo tempo e non l'attaccante della Fiorentina, Edin Dzeko.
Barbarez ha difeso il centravanti: "A volte non significa necessariamente che se un giocatore fa gol poi abbia più forze nel corso della gara, o che sarà quello che dominerà la scena. È stata una decisione che ho preso, perché Dzeko è uno dei migliori attaccanti al mondo, è quello che sa ricevere palloni e passarli in un certo modo ai compagni. Soprattutto considerando la dinamica legata a quando avevamo un blocco basso".
Poi ha spiegato: "In quel frangente avevamo bisogno di rilassarci un po', di recuperare forza, allora lo fai con un giocatore del genere, come Dzeko. Quando le cose funzionano, non significa necessariamente che debbano cambiare. Karić si è infortunato, allora devi fare quello che non vuoi. Abbiamo cercato di rafforzare il blocco centrale, di passare al 4-5-1, per cercare di impedire agli austriaci di attaccarci. In un certo senso, ha funzionato bene".












