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PSG, Luis Enrique avvisa l'Inter: "Siamo abituati a giocare le finali"

PSG, Luis Enrique avvisa l'Inter: "Siamo abituati a giocare le finali"TUTTO mercato WEB
venerdì 30 maggio 2025, 20:55Serie A
di Ivan Cardia

Il Paris Saint-Germain insegue la prima Champions League della sua storia. Alla vigilia della finale con l'Inter, il tecnico Luis Enrique presenta in conferenza stampa la partita. Diretta testuale a cura di TMW.

20.00 - L'inizio della conferenza stampa è previsto per le 20.15.

20.40 - Inizia la conferenza stampa.

Avete fatto un punto su come gestire le emozioni?
"Siamo una squadra abituata a disputare le finali, sono situazioni alle quali siamo abituati e che abbiamo già vissuto. La motivazione è importante, ma siamo abituati".

Avete superato le inglesi, ora un’italiana?
“La cultura calcistica è universale, non si tratta di nazionalità. Abbiamo superato una francese, le inglesi, ora affrontiamo l’Inter: è una squadra con grandi qualità”.

Pensa di poter avere più possesso palla?
“L’idea è di prepararsi a qualsiasi tipo di partita. È una finale, ci prepariamo per avere il possesso e gestire la partita. Penseremo agli aspetti in cui penso siamo più forti”.

Giocare contro due attaccanti cambia qualcosa?
“Sì, soprattutto nel pressing. L’Inter fa circolare bene palla, non voglio cambiare la nostra fase offensiva ma dovremo stare attenti a diverse cose, come sempre”.

Allena questo gruppo da due anni, ora sembrate in simbiosi.
"L'armonia esiste sin dall'inizio, ma magari non l'avete voluta vedere prima... Io sono sempre la stessa persona, sin dall'inizio: non ho cambiato nulla, mi fa piacere che ora la vediate. Ho sempre cercato di essere positivo, di sfruttare i nostri punti di forza".

Che emozione proverà dieci anni dopo la vittoria del 2015?
“Beh, anche questa volta giochiamo contro un’italiana. Sono situazioni diverse, sono tranquillo grazie alla mia maturità: ho dieci anni in più, sono più esperto. Cerco di condividere tutto questo con i miei calciatori: potranno scrivere la storia, voglio assicurarmi che non ci sia eccesso di emozioni. Penso che siamo pronti, e penso che lo pensi anche l’Inter di sé stessa”

Pensa che l'Inter possa essere più carica vista Istanbul?
"Ci sono sempre due modi interpretare e leggere la partita. Nel calcio è sempre difficile prevedere l'esito di una gara, credo sia importante avere esperienza ma che questa sia comunque molto relativa. Quello che ci rende forti come squadra è che il nostro percorso è stato difficile: ci sono stati alti e bassi, ma aver faticato può essere un vantaggio. Siamo abituati a giocare queste finali, abbiamo giocato contro alcune delle squadre migliori d'Europa, e in questo percorso abbiamo giocato delle vere finali. Siamo pronti, non avremo paura".

L'intuizione Dembélé è stata fortunata.
"È un possibile vincitore del Pallone d'Oro, è merito suo. Ho una grande squadra, credo si debba fare tutti il massimo per raggiungere l'obiettivo: a volte ci sono discussioni, a volte si sbaglia, ma durante il corso della mia carriera sono piuttosto a mio agio con le decisioni che ho preso".

Molti tifosi ritengono che sia destino che il PSG vinca questa finale, come il City è riuscito a vincere la sua prima con l'Inter.
"Non lo so... Spero che possa succedere, ma bisogna pensare al livello della Premier: noi abbiamo giocato con diverse inglesi in questa stagione ed è stata dura, ma abbiamo potuto migliorare il nostro calcio in queste sfide. Credo che siamo pronti, questa è la nostra idea e vedremo cosa dirà la partita".

Domani affronterete una difesa che si sa chiudere benissimo, quale può essere la principale difficoltà?
"È molto facile da dire: quando una squadra si chiude in area hai poco spazio, è sempre difficile. Però siamo abituati a superare questo tipo di difficoltà. Il problema è che l'Inter è una squadra con tante individualità, di alto livello sia offensivo sia difensivo: per questo gioca in finale, per questo l'ha giocata due anni fa. Questo è il problema. Però sappiamo anche adattarci alla partita, al suo avvio, sono ottimista".

Quanto la fa divertire Dembèlé e quanto conta che si concentri sulla squadra?
"È normale che dica così, è la nostra mentalità e sappiamo che dobbiamo crescere sempre come gruppo. Possiamo sempre alzare il livello, Ousmane è stato uno dei migliori giocatori della stagione, se non il migliore: questo è un leader, quello che trascina la squadra con il suo esempio. È molto bello poter schierare Ousmane e potergli dare fiducia perché sfrutti la sua qualità".

Vincere può essere il suo più grande risultato?
“Se devo dire la verità, la mia principale motivazione è fare la storia con il Paris. È un club eccezionale, il resto fa parte del mio percorso: mi sento fortunato a poter essere qui e poter giocare questa partita, domani daremo tutto e anche di più per la nostra tifoseria”.

20.56 - Conclusa la conferenza stampa.

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