"Inzaghi come un padre". Luis Alberto ricorda: "Alla Lazio abbiamo lottato per lo Scudetto"
"Siamo stati quasi in grado di lottare per lo scudetto, cosa molto difficile per la Lazio perché in Italia ci sono squadre che erano sopra di noi in termini di stipendi, come Inter, Milan, Juve e molte altre". Luis Alberto ricorda bene quella stagione alla Lazio, 2019/2020, quando il COVID piombò nel mondo e nel calcio per stravolgere gli equilibri consueti. Anche in Serie A. "La verità è che siamo riusciti a competere e a divertirci - racconta nell'intervista a Flashscore -, e questa è stata la cosa migliore. Avevamo un ottimo staff tecnico e un ottimo gruppo di persone. Credo che quell'anno, fino a quando non è arrivato il COVID, siamo stati in grado di lottare per lo scudetto, il che è stato qualcosa di straordinario".
Una menzione d'onore per Simone Inzaghi, con cui vinse una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane: "È stata un'esperienza. All'inizio è stato difficile anche per lui, perché si trattava della sua prima occasione da allenatore. Sicuramente non è lo stesso di adesso perché è migliorato molto, ma è stato straordinario. Simone, oltre a essere un allenatore, è una persona molto vicina, cerca di aiutarti il più possibile e per noi, più che un allenatore, è stato come un padre nello spogliatoio. Ci ha sempre sostenuto sopra ogni cosa ed è stata una bellissima esperienza. Grazie a questo, abbiamo ancora un rapporto".
Una sola la presenza in Nazionale spagnola per Luis Alberto, ma a 33 anni potrebbe davvero avere l'occasione di tornare alla ribalta? Magari per i Mondiali in estate? "No, bisogna essere realisti", risponde il giocatore dell'Al Duhail. "Ho avuto la possibilità di tornare nel 2019, ma non ho potuto giocare. Penso che abbiano già un gruppo giovane e pronto per la Coppa del Mondo, anche se cambiano alcuni giocatori. Tornare è praticamente impossibile. Non c'è nulla di sicuro al 100%, ma credo che il mio sia già un passo indietro, chiaramente".











