La Fiorentina aspetta Paratici e poi sarà rivoluzione: sul tavolo anche il futuro di Vanoli
Detto di come la trattativa tra Paratici e la Fiorentina non sia assolutamente in pericolo e di come il giorno che sembra destinato ad essere quello in cui il dirigente varcherà i cancelli del Viola Park sia il 5 gennaio (Qui il punto di TMW), a quel punto il futuro capo dell'area tecnica viola avrà a disposizione poco meno di un mese per attuare una mini rivoluzione e provare a centrare una miracolosa salvezza. Dopo 17 partite la Fiorentina s trova ancora all'ultimo posto con soli 9 miseri punti raccolti e per questo motivo serviranno scelte coraggiose e rapide, in una società che non può più permettersi passi falsi.
Nessuno è certo del posto
Tra i calciatori che fanno parte della rosa dei viola, nessuno al momento può ritenersi certo del posto. Nemmeno Moise Kean, finito recentemente nell'occhio della critica dopo la deludente prestazione offerta al Tardini sabato pomeriggio (QUI i suoi numeri). Ogni offerta che arriverà, verrà valutata, e non è da escludere che la squadra ne possa uscire pesantemente rivoluzionata. Qualcuno nel frattempo è già con la valigia in mano: Richardson ha dichiarato espressamente di volersene andare e per questo è stato messo fuori rosa. Anche Dzeko è in uscita dopo lo scarsissimo apporto avuto in questi primi mesi. In bilico anche le posizioni di Pablo Marì e Mattia Viti.
Rischia anche Vanoli
Resta traballante anche quella di Paolo Vanoli. Il tecnico dei viola non sarebbe certo di rimanere nemmeno in caso di vittoria contro la Cremonese (18^ di Serie A in programma domenica 4 gennaio alle 15:00) e la sensazione è che la conferma dopo l'ennesimo ko subito contro il Parma sia arrivata soltanto perché fosse Paratici a decidere il futuro del Mister. Nelle 10 partite fin qui disputate da Vanoli sulla panchina dei toscani sono arrivate soltanto due vittorie, altrettanti pareggi e ben sei sconfitte, con 12 gol fatti e 15 subiti.











