Lazio, l'arrivo di Tudor azzera le gerarchie: ora Pellegrini, Casale e Kamada sperano

Sarà martellante con tutti, in ogni momento, fino a fine stagione: la Repubblica, edizione Roma, parla così di Igor Tudor e di quello che che si aspetta sarà il suo apporto in questi ultimi mesi di stagione della Lazio. Le gerarchie sono di fatto azzerate, quindi ognuno sa che dovrà giocarsi al meglio le proprie carte sin dall’inizio. Chi finora ha avuto meno spazio può sperare di convincere il nuovo tecnico a puntare invece su di sé solo spingendo al massimo.

Pellegrini è tra quelli che conta di entrare con maggior continuità nelle rotazioni. Casale, che Tudor ha già allenato ai tempi del Verona, ancor di più spera in un rilancio in queste ultime gare, dopo un’annata fin qui da dimenticare. A centrocampo molto dipenderà da modulo (il passaggio al 4-2-3-1 sembra plausibile), ma anche uno come Kamada - nonostante abbia le valigie già pronte per giugno - potrebbe provare a dare un senso alla sua avventura nella Capitale in queste 11 partite che restano (forse 12, in caso di finale di Coppa Italia).

Davanti invece c’è Taty Castellanos che, ancor più dopo la doppietta al Frosinone, adesso scalpita per diventare titolare. Visto il momento poco felice di Immobile, l'azzeramento delle gerarchie potrebbe spingere l'argentino ad un posto fisso per il finale di stagione.