Le pagelle della Lazio - Dia vede e provvede, Guendouzi detta legge. Hysaj ingenuo

Risultato finale: Empoli-Lazio 0-1
Mandas 6 - Reattivo nelle uscite basse, le conclusioni nello specchio della porta sono centrali: colleziona un altro cleah sheet.
Hysaj 5,5 - L'aria di Empoli gli fa bene: apparecchia la tavola per il vantaggio, ma il secondo giallo è un'ingenuità imperdonabile.
Gigot 6 - Rilanciato al fianco del totem Romagnoli, l'intesa con il compagno di banco è naturale: fa la voce grossa nel gioco aereo.
Romagnoli 6 - Tiene alta la linea, la dirige con la solita padronanza: in superiorità numerica diventa ordinaria amministrazione.
Pellegrini 6 - Tirato fuori dal dimenticatoio, prima che fosse troppo tardi: conferma di poter recitare la sua parte in questa squadra. Dal 70' Gila 6 - Transenna la zona di competenza.
Guendouzi 6,5 - Esce vincitore dalla quasi totalità dei duelli, recupera la solita quantità industriale di palloni. Detta legge, fa gridare anche al gol.
Rovella 6,5 - La diffida è un fardello che non lo spaventa, Baroni non se ne priva e si capisce facilmente perché: la regia è di qualità. Dal 79' Provstgaard sv
Marusic 6 - Esterno alto e questa e la vera novità, il binario con Hysaj regala soddisfazioni inaspettate: si butta dentro senza timore. Dal 46' Isaksen 6 - Genera pericoli negli spazi, fallisce il colpo del ko.
Dia 7 - Vede e provvede, fa un altro passo verso la doppia cifra: scaraventa alle spalle di Vasquez il primo pallone giocabile. Dal 59' Vecino 6 - Un velo poetico per Pedro, ma anche sostanza.
Zaccagni 6,5 - Avvia l'azione del vantaggio, carica gli avversari di falli. Fondamentale anche quando non segna, per riposare c'è tempo. Dal 70' Pedro 6 - Subito dentro la partita, sfiora il secondo gol.
Castellanos 6 - Preso in consegna da Ismajli, fatica a rendersi pericoloso ma è sempre prezioso per l'interpretazione da regista offensivo.
Marco Baroni 6,5 - Terzo successo consecutivo in trasferta, per arrivare nel migliore dei modi allo scontro diretto con la Juve. L'unica pecca è quella di non averla chiusa prima.
