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Milan, a Porto sconfitta meritata tra assenze e torti arbitrali: in Champions tutto si paga di più

Milan, a Porto sconfitta meritata tra assenze e torti arbitrali: in Champions tutto si paga di più
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 20 ottobre 2021, 07:45Serie A
di Antonello Gioia

Il Milan ha giocato nella maniera peggiore quello che, ad inizio stagione, era considerato il match più importante di questo avvio. È doveroso, però, riavvolgere un po' il nastro. Il Milan si è presentato a Porto nella maniera peggiore possibile: 12 assenti tra infortuni, squalifica e non inseriti in lista Champions, alcuni giocatori appena rientrati da lunghi stop e 0 punti in classifica per colpa, soprattutto, della sciagurata direzione arbitrale di Cakir contro l'Atletico Madrid, la quale ha impedito a Kjaer e compagni di guardare alla sfida del do Dragão con meno pressione. Di conseguenze: non che una sconfitta fosse scontata, ma certamente poteva essere messa in preventivo.

A Porto sconfitta meritata

Troppo messo meglio moralmente, fisicamente e tecnicamente il Porto per sperare di strappargli punti; al resto - è cronaca - ci ha pensato Felix Brych, con l'ennesimo - il quarto pesante consecutivo - errore arbitrale contro i rossoneri: fallo su Bennacer in occasione del goal di Luis Dias sembra netto, ma non per il tedesco. Errare è umano, perseverare è diabolico: il problema è che, in questo caso, il Diavolo ci guadagna ben poco. Anzi, la qualificazione, dopo la sconfitta di ieri, è quasi compromessa: soltanto un miracolo sportivo porterebbe il Milan agli ottavi di finale.

Ciò che bisognerà fare ora, dunque, è combattere per l'orgoglio e per l'onore. Mai nella storia il club rossonero aveva perso le prime tre gare del suo girone europeo, ma è davvero complicato, allo stesso tempo, ricordare una squadra così tanto falcidiata dagli infortuni - e le assenze in Europa pesano molto più che in Italia - e dai torti arbitrali. Poi, è chiaro: ieri il Milan non ha fatto il Milan e non è stato all'altezza né del palcoscenico né di sé stesso: in Champions tutto si paga di più. Nelle prossime gare, qualunque sarà il risultato finale, vige l'obbligo di ritrovarsi. 

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