Raspadori Gran Riserva. Ora l'obiettivo è quello di superare anche questo cliché

Giacomo Raspadori la scorsa estate s'è trasferito a Madrid con l'obiettivo di trovare più spazio rispetto a quello avuto nei tre anni di Napoli. Lui che con gol decisivi è stato protagonista dei due Scudetti conquistati dai partenopei nelle ultime tre stagioni non ha mai trovato stabilmente un posto da titolare. E' accaduto solo in sporadiche circostanze, c'è riuscito solo quando la squadra era in emergenza anche se poi il suo contributo non l'ha fatto mai mancare.
E' in fondo un po' quello che è accaduto nelle ultime due gare delle Nazionale: cosa gli si poteva chiedere di più tra Bergamo e Debrecen? Venerdì scorso contro l'Estonia è entrato al 66esimo quando l'Italia era avanti 1-0 e tre minuti più tardi ha fornito a Retegui il pallone del 2-0. Non pago, al 71esimo ha realizzato la rete del 3-0 e poi nel finale ha servito a Bastoni il pallone del 5-0. Due assist e un gol in meno di mezz'ora.
Ieri non è andata poi troppo diversamente. Nemmeno il tempo di entrare che era già lì a esultare, pronto a sfruttare nel migliore dei modi l'assist di Davide Frattesi. Un altro gol, l'undicesimo in Nazionale. Una rete che fa di lui il miglior marcatore attualmente presente nel gruppo azzurro. Eppure anche con l'Italia Raspadori oggi è una riserva. Meglio, la miglior riserva possibile.
Un calciatore come Giacomo Raspadori è una fortuna per ogni allenatore. La sua versatilità, la sua compostezza ma anche la sua capacità di determinare entrando dalla panchina sono doti rare. Che farebbero comode a chiunque, che hanno portato Antonio Conte a cederlo mal volentieri. Però una promessa è una promessa e il calciatore classe 2000 dopo anni da 'Gran Riserva' in quel di Napoli già nella precedente stagione aveva espresso il desiderio di andare via per trovare maggiore spazio. A gennaio l'offerta dell'Atalanta arrivò dopo la cessione di Kvaratskhelia e fu rifiutata, in estate la chiamata dell'Atletico Madrid ha portato a un rapido accordo tra le parti.
La speranza è che Raspadori nel gruppo di Simeone possa ritagliarsi più spazio. Non sarà semplice perché anche lì, evidentemente, la concorrenza è spietata. C'è Sorloth, c'è Griezmann, c'è l'argentino Julian Alvarez. Ma ci sono anche Nico Gonzalez, Baena e Thiago Almada. Sei calciatori per tre posti. E' tra loro che Raspadori dovrà ritagliarsi il suo posto al sole: a 25 anni vuole andare oltre il cliché della miglior riserva possibile.
