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Ravanelli: "Allegri sa di aver sbagliato. Per me la Juve a inizio anno aveva altri obiettivi"

Ravanelli: "Allegri sa di aver sbagliato. Per me la Juve a inizio anno aveva altri obiettivi"TUTTO mercato WEB
martedì 19 marzo 2024, 00:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Fabrizio Ravanelli, ex attaccante della Juventus, intervenuto ai microfoni di Tv Play, ha parlato della situazione sempre più difficile che sta vivendo la Juventus, in crisi di risultati: "Io credo che Allegri sappia di aver sbagliato nell’intervista. Conoscendolo lui in questo momento è molto nervoso. Quando i bianconeri competevano per lo scudetto sembrava che la squadra stesse andando oltre le possibilità, ma allo stesso tempo questa squadra ha poi fatto solo 7 punti nelle ultime 8 partite: la situazione ora è difficile. Io ritengo che la vera Juventus non si sia ancora vista, non lo era nella prima parte e non lo è neanche ora. Anche se dovesse conquistare la Champions League con un quarto posto, obiettivo tra l’altro non facile al momento, sarebbe comunque un’annata deludente. Una società come la Juve non può accontentarsi del quarto posto. Io penso che a inizio stagione, anche in virtù dell’assenza delle coppe europee, i bianconeri avessero ben altri obiettivi”.

Che cosa manca ad Allegri per poter dire di aver fatto un buon lavoro?
"A livello comunicativo ci sono stati degli errori. Quando sei allenatore della Juve devi scendere in campo sempre per vincere, contro il Genoa invece non ha mai dato quell’impressione. Vedo una squadra troppo pacata e lenta nel girare palla e nel volerla recuperare. Non si manda un messaggio positivo al tifoso. Per i calciatori ci sta che ci siano dei momenti difficili durante la stagione, ma il fuoco non deve mai mancare. La gente non vede una Juventus determinata a vincere”.

Ma le colpe sono solo di Allegri?
"Alla base di tutto quando un allenatore propone la sua idea di calcio credo debba esserci la disponibilità del calciatore a portare avanti quanto proposto. Quando vai a chiedere delle cose a dei calciatori c’è la necessità che tutti remino dalla stessa parte, mentre molti guardano solo al proprio orticello. Ci deve essere anche la bravura dell’allenatore a capire che, quando le cose non vanno bene, devono essere cambiate. Se Allegri non le cambia forse è perché non se la sente di giocare col tridente. De Rossi ad esempio sta facendo bene e ha ritrovato risultati col gioco, ma le dichiarazioni forti di Mourinho quando è andato via secondo me hanno spinto i calciatori a fare salti mortali per dimostrare l’esatto contrario e stimolare una reazione”.

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