Sassuolo, Frattesi: "Qui grazie a Dionisi. A inizio anno volevo andare via, ora va tutto bene"

Il centrocampista del Sassuolo, Davide Frattesi, ha rilasciato un'intervista a DAZN, parlando di molti temi. Queste le sue parole: "La stagione va bene, anche grazie al mister. A inizio anno volevo andare via, poi abbiamo trovato la quadra giusta. Le cose vanno bene ma si spera sempre che possano andare meglio".
Si aspettava di vivere queste emozioni?
"Quando fai tre anni di Serie B, dove non ti puoi confrontare con le big, pensi che sia troppo grande per te. Noi però andiamo a sfidarli con tranquillità, senza pensarci".
Perché Sassuolo è una piazza ideale per un giovane per crescere?
"Innanzitutto perché non ci sono le pressioni dei grandi club, puoi sbagliare con tranquillità. Poi è una grande famiglia qui e per certi versi è positivo, per altri no, visto che quando te ne vai magari fai fatica".
Tanta tristezza per la mancata Serie A con il Monza?
"È la verità, quello a oggi è il mio rimpianto più grande. La Serie A a inizio anno non la sentivo mia, me la volevo guadagnare con il Monza. Sono molto permaloso, molto. Con i compagni negli spogliatoi è tutto ok ma in partita fa parte del gioco litigare".
È vero che mangia solo pasta al pesto?
"Sì (ride ndr). Il sugo sporca, la pasta in bianco è triste e allora non resta che il pesto. Abbiamo barattoli grandissimi a casa. Con Scamacca la mangiamo almeno 3 cene su 5. Il mister non lo sa, ma penso vada bene".
Una carriera sempre con Scamacca.
"Sì, siamo arrivati alla Lazio insieme, poi alla Roma, poi lui è andato al PSV e ci siamo ritrovati al Sassuolo. Andiamo sempre nella stessa direzione, siamo molto simili caratterialmente, non ci ho mai litigato in 15 anni, neanche una volta".
Che rapporto ha con Marchisio?
"Una grande persona, gli ho chiesto la maglia quando ero giovanissimo e mia nonna mi ha sempre detto che siamo simili calcisticamente parlando. Per quello gliel'ho chiesta a inizio partita, alla fine me l'ha data. Non è un gesto scontato".
Scrivono di più i fantallenatori o le ragazze?
"Sicuramente i fantallenatori, ma 100 a 1. Non è un problema, i gol li faccio, ma farebbe piacere anche qualche messaggio da qualche ragazza... Basta che non mi scrivono 'portami bonus'. Una volta uno mi ha scritto se potevo fare una tripletta. Non era certo possibile".
Ha giocato con De Rossi. Cosa pensa di lui?
"Lui è sempre stato un grande, ha sempre avuto una parola di conforto senza mai arrabbiarsi, non è una cosa scontata. Ci sono rimasto male di non essere tornato alla Roma, lo avrei voluto a tutti i costi. Per un romano Roma è Roma ma nel calcio può succedere. Riguardo sempre i miei errori e cerco di imparare".
Le piace Barella?
"Il top centrocampista del campionato. Per quanto è bravo deve segnare più gol, fa tanti assist ma potrebbe segnare di più. Vorrei rubargli intensità e assist, corre dal primo al novantesimo. È certamente il più forte. Io non mi so ancora gestire, ci sto lavorando".
Preferirebbe vincere la Champions o il Mondiale?
"Il Mondiale. Senza alcun tipo di dubbio, giocare per la Nazionale non ha prezzo".
Come si vede a fine carriera?
"Mi piacerebbe fare l'allenatore. Però mancano 20 anni, non ci penso".
