TMW - Lotito: "Cambio di assetto necessita di tempo. Non è una Lazio arrendevole ma propositiva"

Claudio Lotito, presidente della Lazio, parla in conferenza stampa di alcune iniziative di carattere sociale di cui la formazione biancoceleste si è fatta portatrice: "È un nostro dovere e piacere, in linea con la tradizione del nostro club, da sempre vicino alle persone meno fortunate. Vorremmo proseguire in questo percorso di, sì ottenere risultati sportivi, ma anche e soprattutto coinvolgere l'opinione pubblica nell'aiutare le persone meno fortunate".

Avete scelto la data del derby perché deve essere una grande festa:
"Assolutamente, il confronto sportivo è importante ma in campo si va come avversari e non come nemici. Deve essere una giornata di festa e senza dimenticare chi non può partecipare perché meno fortunato".

Una iniziativa molto concreta, forse la più concreta che abbiate proposto: (nello specifico, è stato chiesto di portare un pacco di cibo e di consumo non deperibile ai punti di raccolta posizionati all’ingresso dello stadio, ndr)
"Può essere vista da chiunque e tutti possono contribuire senza danni di tipo patrimoniale, con cose concrete. Chiediamo un apporto per le persone che vengono viste ma mai guardate. Vogliamo che tutte le persone si sentano parte integrante di questa società, che godano di tutti i privilegi".

Servirà concretezza anche in campo nel derby?
"Mi auguro che la squadra scenda in campo con l'atteggiamento giusto per dare soddisfazione ai nostri tifosi. Traguardi importanti sono possibili grazie al lavoro della società".

Sul campo come vede la squadra?
"C'è bisogno di tempo per amalgamarsi, serve avere pazienza come in tutte le cose e alla fine speriamo che l'impegno e l'atteggiamento positivo ci faccia acquisire mentalità e meccanismi che in questo momento si fa fatica ad avere, visto l'assetto tattico completamente diverso".

Vedere una Lazio aggressiva, con mentalità vincente e
"Al fine dello spettacolo non è una Lazio arrendevole ma propositiva e può creare stupore per certi e per chi vedere l'aspetto pratico, non tanto. E' una scelta, che sprona anche il pubblico ad essere più coinvolto, si vede un cambio di passo anche dal punto di vista della posizione psicologica. Siamo una società che si sta proponendo come ambiziosa".

Questione stadio: a che punto siamo?
"È in itinere, alcune tematiche di carattere burocratico le stiamo affrontando e ora dobbiamo contemperare le esigenze delle normative pubbliche con quelle nostre, speriamo di trovare la soluzione".