Un campione con troppi infortuni. Alaba può diventare la grande occasione dell'estate

David Alaba questa sera non sarà in campo contro la Juventus. Impiegato nell'ultima sfida de LaLiga al fianco di Militao, il difensore austriaco è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco a fine primo tempo della sfida contro il Getafe a causa di un sovraccarico della gamba destra. Non ci sarà oggi, non ci sarà soprattutto nel Clasico in programma nel week-end quando Xabi Alonso conta di recuperare Dea Huijsen. Ovvero il difensore arrivato in estate del Bournemouth che di fatto, fin dal suo arrivo, ha preso in campo proprio il posto dell'ex Bayern Monaco.
Alaba in verità negli ultimi anni s'è fatto fuori da solo. Un infortunio dopo l'altro. Arrivato da svincolato nell'estate 2021 perché voglioso di vincere nel Real Madrid dopo aver conquistato tutto con la maglia del Bayern, il calciatore classe '92 dopo una prima stagione con un solo reale infortunio sul finale di stagione ha via via ridotto il suo impiego sempre di più. Nell'annata successiva un paio di infortuni hanno pregiudicato il suo impiego da fine gennaio in poi, nelle due successive stagioni ha vissuto l'infermeria molto più del campo. Un calvario iniziato nel dicembre 2023 con la rottura del legamento crociato e da cui sta provando ad uscire proprio in queste settimane. Da cui sta provando a venire fuori dopo una ulteriore lacerazione del menisco che ha condizionato il finale dell'ultima stagione e la successiva preparazione.
Alaba a Madrid gode ancora dello status del grandissimo calciatore. Ha un contratto in scadenza e in condizioni normali Florentino Perez lo rinnoverebbe senza batter ciglio. Però tutti questi infortuni uniti all'arrivo di Dean Huijsen stanno spingendo il Real Madrid a più di una riflessione. Stanno spalancando le porte a un suo addio a parametro zero. Ecco perché quello che ad oggi uno dei migliori calciatori della storia del calcio austriaco è più fuori che dentro il progetto Real, perché Alaba tra qualche mese può diventare uno degli svincolati più gettonati del panorama internazionale. E perché no un profilo per la nostra Serie A: in estate Luka Modric una volta di più ha insegnato che le nostre società possono fare grandi affari ingaggiando calciatori in uscita a parametro zero dalla società più famosa al mondo. Anche quando sono reduci da molteplici infortuni o alla soglia dei 40 anni.
