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Zazzaroni sui leader del Milan: "Da Theo-Leao a Rabiot-Modric. E Cavallo Pazzo è cresciuto"

Zazzaroni sui leader del Milan: "Da Theo-Leao a Rabiot-Modric. E Cavallo Pazzo è cresciuto"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:15Serie A
di Giacomo Iacobellis

"E s'intende di ippica". Si intitola così l'editoriale del direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, che dedica belle parole al nuovo centrocampista del Milan, Adrien Rabiot. Questo un estratto: "Prima di scrivere di Rabiot - a differenza di Allegri io mi aggiorno - sono andato a rivedere un’intervista abbastanza recente al centrocampista del Milan. Dopo la metà dei ventisei minuti totali, tanto durò la chiacchierata, Rabiot aveva sviluppato prevalentemente un tema: la mentalità vincente di Allegri".

Zazzaroni prosegue così: "Lo volle, ma quando nel 2019 Adrien arrivò effettivamente a Torino, Max non c’era già più. Trombato. «Fu Allegri a incontrarmi pochi mesi prima e mi convinse», è sempre Rabiot che parla, «solo che alla fine di quella stagione lui lasciò la Juve e io mi ritrovai con un altro allenatore». Maurizio Sarri «che all’inizio non mi faceva giocare, perciò mi chiedevo perché mi avessero voluto tanto per poi mettermi in panchina...»".

Infine, veniamo a Juve-Milan: "Un anno dopo, un anno di Marsiglia e De Zerbi dopo, Rabiot sembra ulteriormente cresciuto, così almeno sostengono i collaboratori del tecnico: ha più personalità e un controllo superiore della partita. Proprio la solidità del francese e la statura tecnico-tattica di Modric sono i principali elementi di diversità di questo Milan rispetto al precedente che vedeva in Theo e Leao, due atipici, i leader tecnici, di soluzioni, del gruppo, certamente non quelli dello spogliatoio".

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