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Caos Brescia, oggi il via al processo sportivo: la difesa del club e il rischio -4 in classifica

Caos Brescia, oggi il via al processo sportivo: la difesa del club e il rischio -4 in classificaTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Murani/TuttoLegaPro.com
ieri alle 10:19Serie B
di Tommaso Maschio

In serata è attesa la decisione del Tribunale Federale Nazionale, dove è in programma alle 14 la prima udienza del processo sportivo di primo grado, sulla vicenda che vede interessato il Brescia e che potrebbe riscrivere la classifica in zona retrocessione della Serie B tanto che la Federcalcio e la Lega B hanno deciso per il rinvio dei play out che avrebbero visto sfidarsi Salernitana e Frosinone.

Come risaputo la società lombarda è stata deferita alla Procura Federale per il pagamento non regolare – con crediti d’imposta poi risultati inesistenti – dei contributi Inps e delle ritenute Irpef del trimestre novembre 2024-gennaio 2025 in scadenza a febbraio. Il rischio è di quattro punti di penalizzazione, che vorrebbero dire Serie C, e di altri quattro da scontare nella prossima estate visto che anche il pagamento successivo è sotto la lente di ingrandimento per le stesse motivazioni.

Il Brescia punta a far riconoscere la correttezza del proprio operato o quantomeno a poter scontare l’intera penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B (8 punti in tutto: un fardello di partenza molto pesante). E intanto, nel dibattimento odierno, la difesa del Brescia punta a mettere in risalto alcune anomalie di questa vicenda. - questa la strategia difensiva come si legge su Bresciaoggi - Intanto i tempi rapidissimi, troppo: 2 giorni per l’indagine (sabato la comunicazione al Brescia, domenica la chiusura), soltanto 3 giorni per depositare la memoria difensiva, «non in osservanza dei termini previsti dalle norme», fanno notare in società. (…) Secondo il Brescia l’Agenzia delle entrate non ha contestato il versamento Irpef e Inps, ma la compensazione con crediti Iva. A oggi i versamenti Inps e Irpef all’Agenzia delle entrate risultano pagati, ma le compensazioni non vano bene, dunque la società deve pagare una somma di svariati euro per mettersi al passo. E un possibile accordo tra la società e l’Agenzia delle entrate potrebbe giocare a favore”.

Il Brescia è certo che non si possa infatti parlare di omesso versamenti, visto che l’Agenzia delle Entrate ha solo avvisato che qualcosa non andava senza che il club avesse il tempo necessario per porre rimedio a quanto accaduto. Sullo sfondo resta però un altro problema : entro il sei giugno vanno infatti saldati tutti gli stipendi e i contributi di giocatori dipendenti e servono circa sei milioni di euro per evitare il peggio.

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