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Frosinone, Angelozzi: "Ricci opportunità che abbiamo colto. Mi rammarico per le uscite mancate"

Frosinone, Angelozzi: "Ricci opportunità che abbiamo colto. Mi rammarico per le uscite mancate"TUTTO mercato WEB
giovedì 2 settembre 2021, 13:49Serie B
di Tommaso Maschio

Il direttore dell’area tecnica del Frosinone Guido Angelozzi è intervenuto in conferenza stampa facendo il punto su un mercato che ha visto i ciociari grandi protagonisti con l’arrivo, su tutti di quel Matteo Ricci che solo a marzo scorso era stato convocato in Nazionale: “Siamo partiti per fare un certo tipo di mercato, ma poi sono successo cose che non avremmo mai immaginato come la mancata iscrizione del Chievo e lo svincolo dei suoi giocatori. Così si sono presentate delle opportunità che abbiamo colto come anche quella di Ricci. Una società attenta come la nostra non si è lasciata sfuggire queste opportunità, questi calciatori ora sono di proprietà del Frosinone e hanno contratti lunghi nel pieno della carriera. Abbiamo costruito una base, inserito tanti giovani che saranno importanti per il futuro e dato il via a un progetto triennale con l’obiettivo di rendere il monte ingaggi sostenibile e costruire una squadra che dia soddisfazioni. Esuberi? Bastianello, D’Elia, Ardemagni e Tabanelli sono giocatori che non hanno avuto mercato. Qualcuno ha rifiutato di andare via, quando ci sono i contratti non si può puntare una pistola alla testa e mandare via il ragazzo. Fino a fine stagione resteranno qui perché la vedo dura trovare una sistemazione a gennaio per loro. Fuori rosa? Nella lista abbiamo spazio perché ci sono due giocatori bandiera quindi saranno presenti anche loro seppur non fanno parte del progetto tecnico e lo sanno. Per Iemmello c’era la possibilità che venisse ceduto, ma così non è stato però all’estero c’è ancora qualche mercato aperto e qualcosa si sta muovendo. Siamo in 31 è vero, ma ci sono almeno 5-6 ragazzi del 2001 e del 2002 quindi alla fine dei conti i giocatori sono circa 24. Rimpianti? L’unica trattativa che mi ha lasciato l’amaro in bocca è quella di Ciervo della Roma che alla fine è andato alla Sampdoria, stavamo provando a chiudere in prestito con diritto di riscatto, ma non ci siamo riusciti. Zerbin è arrivato in prestito secco perché il Napoli non ha voluto concederci altro, ma è un giocatore che ci piaceva molto e l’abbiamo preso ugualmente. Manzari? È arrivato in prestito per due anni con un diritto, il Sassuolo può riprenderlo dandoci dei soldi, altrimenti il ragazzo resterà a Frosinone con una partecipazione dei neroverdi.

La cosa più difficile è stata quella di liberarsi di alcuni contratti importanti, su tutti quello di Krajnc, siamo stati un mese a cercare di risolvere questo contratto e alla fine ci siamo riusciti. - continua Angelozzi come riporta Tuttofrosinone.com parlando degli obiettivi – Credo sia giusto che i tifosi sognino, ma la società deve mantenere i piedi per terra perché il percorso è lungo e, ribadisco, triennale. Sono soddisfatto di come è stata costruita la rosa, ma allo stesso tempo rammaricato per non essere riuscito a liberare qualche giocatore che non rientra nei piani. Siamo consapevoli di aver fatto una buona squadra, ma bisognerà vederla nel tempo e beneficiare dell’impegno di tutte le componenti. Vedremo dove arriveremo. Grosso? La stampa era perplessa, ma io lo conosco da 20 anni visto che lo presi al Perugia pescandolo al Chieti. Siamo rimasti amici, quasi cinque anni fa, quando uscì dalla Primavera della Juventus ed io ero Responsabile dell’Area Tecnica del Sassuolo, volevo portarlo ad allenare in Serie A, ma la proprietà non se la sentì di sostituire Di Francesco con lui e andò a Bari dove disputò una stagione positiva. Lo scorso anno volevamo continuare con Nesta, ma poi sono successe cose che ci hanno costretto a separarci e così l’ho chiamato per chiedergli la disponibilità a venire e lui ha accettato senza esitazioni. È arrivato in un contesto complicato, con la squadra forte incappata in una stagione difficile e ha tirato fuori al meglio da quella situazione. Successivamente gli ho chiesto di ripartire con un programma di un certo tipo e un progetto nuovo, lui ha accettato. Grosso è il valore aggiunto di questo progetto e di questa squadra. Presidente, allenatore e direttore sono in piena sintonia, ci confrontiamo sempre. Sono contento che anche i media comincino ad apprezzarlo”.

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