Sampdoria, Meulensteen: "Il playout? Solo in Italia possono succedere cose del genere"

Melle Meulensteen, centrocampista della Sampdoria, a segno nella gara d'andata del playout con la Salernitana, è stato intervistato dal Secolo XIX: "Un gol così lo ricorderò per sempre. I miei genitori non erano al Ferraris domenica, ma mio papà mi ha mandato sul telefonino la mia esultanza con le ginocchia a terra… bellissima. Ma ora manca ancora l’ultimo step. Quel gol certo è stato importante, ci ha messi in una buona situazione, ma c’è il ritorno a Salerno".

Che ha pensato quando ha saputo della penalizzazione del Brescia e che la Samp avrebbe giocato il playout?
"La prima volta che ho letto la notizia sul telefonino ero in Inghilterra, pensavo fosse uno scherzo. Ma poi non lo era. E allora ho pensato che tutto è possibile. Certo che solo in Italia possono succedere cose del genere. La vivo come una incredibile opportunità di riscatto. E dobbiamo sfruttarla".

La vittoria con la Salernitana è stata la miglior partita della Samp?
"Per come abbiamo giocato in questa stagione, sì. Insieme al derby di Coppa Italia. Ma spero che la “partitona” sia la prossima a Salerno".

A proposito, quando vede la Salernitana, segna...
"Per ora, in casa... spero anche in trasferta...".

La gara di Salerno è stata spostata di due giorni.
"Non penso sia un problema, qualunque giorno sia, non ci interessa, dobbiamo e vogliamo giocare. Il grande obiettivo è restare in B e quindi qualsiasi giorno sia la partita, saremo pronti. Andremo lì con la convinzione che si parta da 0 a 0 e che dobbiamo vincere. Questa è la mentalità giusta con cui giocare una partita. Non abbiamo nulla da perdere visto che eravamo già retrocessi. Nelle ultime settimane sì, la mentalità forse è cambiata per questo. Ma comunque vogliamo andare a Salerno e vincere".

E torniamo al gol di domenica.
"Lì per lì ho capito poco delle emozioni che aveva generato. Ero sì sotto la Sud, ma sono subito stato sommerso dagli abbracci dei compagni, non vedevo niente. L’ho visto meglio dalla panchina, sul gol di Curto. Lì ho capito realmente cosa significhi segnare in questo stadio davanti a questa tifoseria. E ora, a Salerno".