Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Arte e campo. Gonzi: "Prima salvo il Piacenza, poi dipingo un quadro biancorosso"

ESCLUSIVA TMW - Arte e campo. Gonzi: "Prima salvo il Piacenza, poi dipingo un quadro biancorosso"TUTTO mercato WEB
martedì 8 novembre 2022, 17:34Serie C
di Claudia Marrone

Neppure un mese di tempo per tornare a imporsi in quel Piacenza a lui caro, Jury Gonzi domenica ha siglato il primo timbro stagionale dal suo ritorno in biancorosso, lo scorso 13 ottobre. Un centro pesantissimo, perché ha contribuito alla prima vittoria in campionato degli emiliani, che hanno anche lasciato - per la prima volta dall'inizio - l'ultimo posto in classifica.
In quella che è una settimana iniziata quindi nel migliore dei modi, i microfoni di TuttoMercatoWeb.com, hanno contattato il calciatore.

Non importa come sia arrivata, la prima vittoria stagionale è arrivata seppur di autogol. Che peso specifico ha, allo stato attuale?
"Sicuramente è una vittoria troppo importante, perché se è vero che da tre gare non perdevamo è altrettanto vero che serviva assaporare il primo successo stagionale. Sono stati tre punti importanti anche per andare avanti su un certo percorso intrapreso".

A ogni modo, la sfida era e rimane complicata: perché hai accettato la chiamata del Piacenza?
"Alla fine della passata stagione il Piacenza aveva fatto altre scelte rispetto alla mia posizione, ma in estate ho sempre avuto contatti con il club, e le porte ancora aperte, così come il ritorno di Scazzola in panchina hanno accelerato il mio ritorno. Del resto, quella dei biancorossi era l'unica proposta che mi aveva da subito convinto, non ho esitato ad accettare".

Che ambiente hai trovato quando sei tornato nello spogliatoio?
"La squadra è molto giovane, ma i ragazzi hanno voglia e capacità di mettersi in mostra, non sono semplicemente stati valorizzati dalla situazione di classifica. Ma fin da subito ho visto un gruppo affamato, con la voglia di fare e reagire, un gruppo che non si è mai abbattuto: non c'era una squadra spenta. E con i nuovi input di mister Scazzola si è accesa ancora di più".

Siete ora chiamati a un trittico di partite non facili: Pordenone in casa, poi doppia trasferta a Lecco prima e Novara dopo.
"Paradossalmente, affrontare squadre di alta classifica dopo una vittoria è meglio, perché si cavalca un po' anche l'entusiasmo, oltre poi al fatto che affrontare le cosiddette big dà qualche stimolo in più, magari anche inconsciamente. La voglia di giocare non ci manca, dobbiamo solo limare alcuni errori e pensare di gara in gara, senza guardare troppo oltre. Poi il calendario non possiamo cambiarlo, dobbiamo solo pensare a giocare".

Nota extra calcio: si è scoperta anche la tua passione per la pittura...
"Si, dipingere mi è sempre piaciuto, fin da bambino. Ho frequentato l'istituto d'arte a Siena, poi ho continuato a dipingere nel garage di casa mia, ispirandomi ad artisti come Keith Haring, Jackson Pollock e Jean-Michel Basquiat. È una passione che porto avanti".

Come dipingeresti un quadro raffigurante la salvezza del Piacenza?
"Gigante, e tutto biancorosso".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile