Lopez: "Vicenza ancora favorito per la B. Under23? Non dovrebbero giocare in C"


Giovanni Lopez non è solo il tecnico dell'AlbinoLeffe, ma anche uno dei grandi ex del Vicenza che ad inizio anni '90 riuscì a scalare tutte le categorie professionistiche arrivando anche a giocarsi una semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea. Per questo ha raccontato il suo punto di vista sulla finale di ritorno dei playoff di Serie C fra il LaneRossi e la Carrarese attraverso i microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C':
Mister per il momento la faccio uscire dalle vesti del tecnico dell'AlbinoLeffe per tornare ad indossare quelle dell'ex Vicenza. Che gara si aspetta allo 'Stadio de' Marmi'?
“Prima della gara d'andata avevo dato un 80% di possibilità di promozione al Vicenza, mentre ora siamo a un cinquanta e cinquanta. La Carrarese mi ha sorpreso in maniera positiva, all’andata ha aggredito immediatamente la formazione di StefanoVecchi che, dal canto suo, ha subìto, anche per via delle assenze di Ferrari, Golemic e Ronaldo, uscito presto per un infortunio grave al ginocchio. Nella ripresa, invece, è stata più equilibrata. Così come mi aspetto anche nel match di ritorno anche se vedo, seppur leggermente, ancora favorito il Vicenza".
Il LaneRossi è senza dubbio più attrezzato sul piano tecnico rispetto ai toscani, ma la compagine di Antonio Calabro vive sull'onda dell'entusiasmo. Quanto incide, concretamente, l'aspetto emotivo in una gara simile?
“I numeri dicono che Calabro ha fatto un percorso straordinario. Ha preso una squadra forte, ma non come lo è ora. Ha lavorato molte bene, soprattutto dal punto di vista mentale. E, infatti, è stato l'arma vincente per la sua squadra".
Allarghiamo un attimo il raggio d'azione e parliamo della prossima Serie C. L’Ancona appare veramente ad un passo dalla scomparsa, con il Milan pronto ad entrare in corsa con la formazione Under23.
“Vado controcorrente: io sono convinto che Le Under23 dovrebbero giocare in un campionato a parte per non togliere spazio a realtà vere di Serie C. Le U23 sono fortissime, come ad esempio l’Atalanta di quest’anno, che non hanno nulla a che vedere con la C. Hanno contratti stratosferici e da Serie A. Per le qualtà che hanno non hanno niente a che vedere con questa categoria. In più bisogna considerare che, le convocazioni dei ragazzi nelle rispettive prime squadre, alterano in maniera evidente il valore effettivo della singola formazione B. E in questo modo si rischia anche di falsare il campionato”.
Chiudiamo tornando a parlare dell'AlbinoLeffe: che squadra vedremo il prossimo anno?
“L’anno scorso ho preso in carico una squadra che era arrivata ultima, salvandosi solo ai playout. In più erano stati ceduti elementi importanti come Cocco. L’ossatura è rimasta simile, arrivando però dodicesimi, non subendo gol per sedici partite e facendo crescere tantissimi giovani del settore. L’obiettivo di quest’anno era la salvezza, anche se volevamo puntare a fare qualcosa in più. Purtroppo abbiamo avuto tanti infortuni, con giocatori nevralgici che sono rimasti fermi a lungo”.
