Salernitana in guerra per la Serie B: ricorso al Tar e botta e risposta con Gravina

La Salernitana si prepara a dare battaglia nelle aule di giustizia per ottenere la riammissione in Serie B. Nel giorno in cui il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha respinto con forza le accuse mosse dal club campano e ha condannato gli episodi di violenza all'Arechi, la società granata ha deciso di accelerare i tempi presentando un primo ricorso al TAR del Lazio. L'obiettivo è chiaro: ottenere l'annullamento del provvedimento del 18 maggio e dimostrare l'illegittimità dei playout contro la Sampdoria, che hanno condannato i campani alla Serie C.

Il ricorso della salernitana: contestazioni alla Lega B
Gli avvocati del presidente Danilo Iervolino puntano il dito contro il presidente della Lega B, Paolo Bedin, contestandogli diverse irregolarità. Tra queste, il rinvio sine die (non previsto da alcun regolamento) del calendario, l'annullamento della sfida con il Frosinone senza che vi fossero squadre ufficialmente deferite o penalizzate, e la mancata convocazione del consiglio direttivo per approvare una decisione che ha stravolto la preparazione della Salernitana a sole 24 ore dal match con il Frosinone, con oltre 30mila biglietti già venduti. La Salernitana spera così di conquistare la cadetteria "dalla porta secondaria", evitando l'inferno della Lega Pro.

Gravina: "Nessuna colpa della FIGC, alibi per la mancata salvezza"
Dall'altra parte, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha rispedito al mittente le accuse e le critiche che continuano a piovere da Salerno in merito alla gestione del "caso Brescia" e alla riscrittura della classifica di Serie B che ha portato ai playout. "Facciamo chiarezza una volta per tutte. Non è la Covisoc che certifica la legittimità dei crediti d’imposta, lo fa l’Agenzia delle Entrate," ha tuonato Gravina, sottolineando che quanto dichiarato dal Brescia era stato tempestivamente segnalato a febbraio. "La risposta dell’organo statale preposto al controllo è arrivata a maggio inoltrato, non è colpa della Covisoc né del sistema calcio, e la reazione federale è arrivata in tempi record." Secondo Gravina, non si poteva agire diversamente da quanto deciso dalla Lega B, "a tutela dell’integrità del campionato e dell’equa competizione."

Il numero uno federale ha anche contestato chi ha messo in discussione l'efficienza dei controlli, citando i ringraziamenti della Guardia di Finanza alla FIGC per aver contribuito a smascherare "vere e proprie truffe." Gravina ha espresso rammarico per "mesi di disinformazione" che hanno screditato gli organi federali per responsabilità non loro.

Infine, sul tema della paventata Serie B a 21 squadre, Gravina è stato categorico, ribadendo che "il play out andava giocato." Il presidente ha rivelato di aver parlato personalmente con i dirigenti della Salernitana, affermando che il club campano ha avanzato "una sola richiesta, puntando a sfruttare la situazione contingente rivendicando il diritto insostenibile di una B a 21 squadre non consentita dalle norme." Gravina ha concluso con una nota amara, esprimendo l'impressione che "qualcuno abbia voluto costruire un alibi per il mancato raggiungimento dell’obiettivo di una salvezza serena, che era peraltro nelle sue possibilità, provando ad incolpare altri soggetti."