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3 marzo 2009, Mourinho show in conferenza: dalla "prostituzione intellettuale" agli "zero titoli"

3 marzo 2009, Mourinho show in conferenza: dalla "prostituzione intellettuale" agli "zero titoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
domenica 3 marzo 2024, 00:00Accadde Oggi...
di Alessio Del Lungo

Esattamente quindici anni fa, José Mourinho regalava spettacolo in conferenza stampa da allenatore dell'Inter alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Sampdoria a San Siro. Dopo la sconfitta per 3-0 a Marassi all'andata e il 3-3 in campionato contro la Roma, i nerazzurri erano bersagliati dalle critiche e così lo Special One provò a zittirle a modo suo: "In questi giorni c'è stata grandissima manipolazione intellettuale. Un grandissimo lavoro organizzato per manipolare l'opinione pubblica. Prostituzione intellettuale. Una manipolazione da parte di un mondo che non è il mio".

Mourinho non risparmiò nessun avversario: "Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 12 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. Abbiamo vinto solo una partita con un errore arbitrale, a Siena. Ranieri ha detto di sentirsi accanto al tecnico romanista Luciano Spalletti, ma se Ranieri è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juventus per errori arbitrali".

Mourinho aggiunge: "Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... Che bravo... Si avvicina il giorno dello scandalo. Mancano 91 giorni, poi me ne vado in vacanza. Per 91 giorni sono capace di fare una conferenza stampa medioevale. Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è primetime, è amico di tutti. Io non sono così. Il giorno della partita, accendo la televisione e c'è sempre Spalletti. Io ho un contratto con l'Inter e l'Inter ha un contratto con i media: io parlo perché devo farlo. Quante volte ho detto no alle richieste di interviste? Io non manipolo l'opinione pubblica e non sono un campione del primetime".

Non contento, continua a criticare in maniera netta: "Se sono al posto di Torino e Udinese, faccio giocare la Primavera. Se penso al prossimo fine settimana, è meglio non giocare... Ranieri ha provato a chiamarmi questa mattina. Avete il permesso di chiedergli cosa voleva dirmi". Dopodiché si congeda con un "la Samp sarà un'avversaria difficile che vuole andare avanti come vogliamo noi". L'indomani però l'Inter non completerà la rimonta.

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