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esclusiva

Prima squadra, strutture e giovanili: Giacomini racconta il suo nuovo Siena

ESCLUSIVA TMW - Prima squadra, strutture e giovanili: Giacomini racconta il suo nuovo SienaTUTTO mercato WEB
lunedì 18 settembre 2023, 15:34Altre Notizie
di Claudia Marrone

"La vendita della Triestina è stata un po' improvvisa, non era nelle mie intenzioni farlo ma la proposta arrivata dal fondo americano era troppo importante per non prenderla in considerazione, facendo tutte le valutazioni del caso era giusto cedere il club per il bene dello stesso e della piazza. Non avevo idea immediata di rientrare nel calcio, ma amo le startup e quando si è presentata l'occasione del Siena non ci ho pensato due volte, ho subito accettato": esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il presidente del rinato Siena Simone Giacomini.

Che ieri ha assistito all'esordio dei suoi nel campionato di Eccellenza, un esordio che ha visto i bianconeri battere la Fortis Juventus: "Il nostro primo allenamento è stato martedì, ci sono ragazzi che sono arrivati solo giovedì e sono scesi in campo con praticamente un solo allenamento nelle gambe, ma siamo consapevoli di aver allestito da subito una grande squadra. Chiaramente dobbiamo apporre altri 2 o 3 innesti, che arriveranno o questa settimana o la prossima, fretta non ne abbiamo, perché uno zoccolo duro c'è e si è da subito ben comportato. Chi viene qui deve essere motivato al massimo, voglio vedere sempre l'atteggiamento propositivo di ieri, la maglia i ragazzi se la devono sentire addosso".

La prima è andata, e viene facile pensare che l'obiettivo immediato sia la Serie D. Vincere queste categorie però non è mai semplice...
"Vincere non è mai facile, in nessuno sport e in nessuna categoria. Ma la piazza ha risposto bene, ieri avevamo 400 tifosi al seguito nonostante il fallimento del precedente club, e una tifoseria come la nostra, unita alla struttura importante, può essere un grande aiuto per l'obiettivo finale. Il presupposto nostro del resto è questo, vincere subito. E faremo di tutto per riuscirci".

A proposito di struttura, come sta riorganizzando il club al di fuori del rettangolo di gioco?
"Per quanto riguarda l'entourage, non ho avuto problemi, arrivavamo tutti da un'annata in Serie C, quindi c'era una struttura societaria solida da cui ripartire, il problema ha riguardato semmai l'impiantistica e il titolo sportivo, dati i ricorsi che ci sono in atto per la precedente gestione. Ci siamo mossi di corsa, allenandoci nel primo campo disponibile che abbiamo trovato, un po' fuori dalla città, ma a breve dovremmo tornare almeno a Siena. Un primo passo".

È comunque un'anomalia dover vedere il Siena fuori dalla propria zona.
"Direi che è indecente non far giocare la squadra nello stadio cittadino, ma ci sono sentenze in atto, l'ultima a dicembre, per cui attendiamo. L'importante è aver trovato però la grande disponibilità da parte dell'amministrazione comunale, c'è stata da subito la massima apertura, e questo è stato un tassello per noi molto rilevante. Perché per vincere non serve solo il campo".

Al netto delle sentenze, come denominazione manterrete poi quella di Siena FC?
"Assolutamente sì, sarà quella. Terremo questo titolo".

Altri tasselli di questo progetto?
"Ci tengo a precisare che il nostro è un progetto a lungo termine, perché vogliamo creare qualcosa di importante a livello calcistico, e non solo per la prima squadra. Stiamo rifondando tutto, e vogliamo dare importanza anche al settore giovanile, che inizieremo a ricostruire piano piano. A partire da ottobre, ogni mese, faremo degli open day per selezionare ragazzi del territorio e iniziare a costruire le nostre giovanili, poi vorremmo concentrarci su un villaggio sportivo che ci permetta di avere uno spazio tutto a tinte bianconere. Siamo qua da una settimana, ma i progetti non mancano".

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