Padovano: "La Juve può togliersi soddisfazioni. Italia, mettici il cuore"
L'ex calciatore Michele Padovano ha parlato di Juventus e non solo a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio.
Che idea si sta facendo del momento del calcio italiano?
"C'è un dato su tutti, che il mercato non piace più che duri così tanto, quando le squadre hanno già fatto tre partite. Questo disturba tante società ormai. Credo che vedremo un campionato più combattuto, dopo che Napoli e Inter hanno dominato le ultime de stagioni. Vedremo squadre lottare fino in fondo, a partire dall'Inter, poi la Juve si è rinforzata molto, rischiando qualcosa ma era necessario. Si è vista subito la mano dell'allenatore. Il Napoli è un'altra squadra che quando si registrerà potrà dare molto fastidio, perchè Conte è molto bravo e poi non ha le coppe".
Cosa può fare questa nuova Juventus?
"Sono rimasto piacevolmente sorpreso, perché Motta si è preso le sue responsabilità dicendo che nella Juve bisogna vincere. La Juve questo chiede e lui lo sa. E poi ha messo dei giovani molto interessanti, finalmente, come Savona e Mbangula. Finalmente c'è stato coraggio, il lavoro si vede perchè il gioco parte dal basso, il centrocampo è forte e fa filtro. Se registrano la difesa e mettono in condizioni i nuovi acquisti, finalmente darà grandi soddisfazioni questa squadra".
Stasera Francia-Italia: lei cosa si aspetta?
"Mi aspetto innanzitutto un atteggiamento completamente diverso da quello visto all'Europeo. Da parte di tutti. Le colpe vanno sempre condivise, mi aspetto ci sia una inversione di tendenza, si può perdere contro la Francia ma almeno con dignità. Serve quel cuore non visto all'Europeo. Ci sono tanti volti nuovi, è cambiato il sistema di gioco e Spalletti lo ha capito, mi aspetto un atteggiamento diverso da prima".
Da chi si aspetta di più?
"A me piace molto Bellanova, mi aspetto qualcosa di più da Raspadori, seconda punta moderna. Poi Donnarumma è un fenomeno, ma vedo bene anche Dimarco, Calafiori, Frattesi".
Spalletti, giusto continuare con lui o no?
"L'Europeo aveva giocatori per la difesa a tre dietro e ha sbagliato. Lo ha ammesso, ora è tornato sui suoi passi. Credo che il sistema di gioco più idoneo è quello che ha detto, ma l'importante sarà l'atteggiamento dei giocatori nei confronti della Nazionale, si deve dare cuore e anima per quella maglia".