Piccari: “Totti soffre perché la Roma non lo chiama, ma lui che vuol fare da grande?”
Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore Marco Piccari. Queste le sue parole:
Non credi che con tutte queste partite, con il mercato aperto durante l’inizio dei campionati e con nuovo Mondiale per Club alle porte ci sia troppa confusione?
“Noi ce la prendiamo con giocatori e allenatori, ma il problema è a monte, manca serietà da parte delle istituzioni. Si tratta di dare delle regole più serie rispetto a quelle che ci sono oggi, anche per garantire uno spettacolo migliore. L’ultimo Europeo ha infatti espresso poco calcio. Bisognerebbe anche capire perché si debba far iniziare una giornata di campionato il Venerdì e farla finire il Lunedì. Andrebbe organizzato anche meglio il calendario, ma sappiamo che poi tutto viene regolamentato in base ai soldi”.
Che riflessione si può fare sul fatto che siano aumentati gli spettatori allo stadio e diminuiti quelli davanti alla televisione?
“Questa è una bella cosa ed è una risposta a più situazioni. Innanzitutto siamo arrivati a dei prezzi esagerati a livello televisivo, quindi c’è chi preferisce spendere qualche soldo in più, ma godendosi l’evento dal vivo. In più bisogna considerare anche a volte che tipo di servizio si offre a livello televisivo. Poi purtroppo anche nei settori popolari dello stadio ci sono dei prezzi estremamente al rialzo, considerando anche quanto costa comprare un panino e una bibita. Il calcio in generale ormai non pensa minimamente al tifoso”.
Totti ha rilasciato alcune dichiarazioni, dicendo che figure come lui, Del Piero e Maldini possano essere percepite come troppo ingombranti e dunque messe ai margini. Che ne pensi?
“Lui è in sofferenza perché la Roma non lo ha contattato, ma gli altri due che ha tirato in ballo hanno situazioni differenti. Del Piero ha fatto una scelta sua, fa televisione, parla più lingue e si sa disimpegnare bene. Maldini ha fatto il dirigente, ha vinto uno scudetto e ha fatto un bel percorso. Totti cosa vuole fare da grande? Non basta il nome per essere chiamato in società. Questo vittimismo non lo comprendo, bisogna essere capaci per ricoprire certe cariche. Bisogna poi dire che la generazione dei campioni del mondo del 2006 ha avuto spalancate tutte le porte e non mi sembra che i risultati siano stati così eclatanti”.