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Vincolo sportivo: la IAFA presenta esposti ai Ministeri competenti e diffida la FIGC

Vincolo sportivo: la IAFA presenta esposti ai Ministeri competenti e diffida la FIGCTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 13 giugno 2024, 10:33Altre Notizie
di Redazione TMW

Ennesima pagina della contrapposizione tra Club e agenti, stavolta si dibatte sulle nuove norme introdotte dalla FIGC in tema di “vincolo sportivo”.

- I FATTI
A seguito di un lungo iter, il 1 luglio 2023 è entrato in vigore il Dlgs n. 36/2021 (sul “lavoro sportivo”) che tra le principali norme innovative ha previsto l’abolizione del vincolo (poi prorogato di un anno con il Dlgs “correttivo” n. 120/2023).
All’alba del termine di scadenza della proroga (30 giugno 2024), la FIGC - su impulso delle società sportive ma con il voto contrario della Associazione calciatori - il 31 maggio scorso ha approvato una serie di modifiche regolamentari (NOIF) che se applicate in combinazione consequenziale, ripristinano il “vincolo” di tesseramento per i calciatori dal 14 al 21 anno di età, tra l’altro “ai minimi federali”: trattasi dell’art. 33, comma 2 bis (c.d. “apprendistato di autorità” dal 16 al 19 anno), e dell’art. 99 quater (c.d. “indennità di formazione” - con parametri tabellari consistenti - che scatta nel caso in cui il calciatore apprendista si rifiuti di firmare il primo contratto da professionista con il suo ultimo Club).

- LA REAZIONE DEGLI AGENTI
Questo il pensiero di Christian Bosco, Presidente della IAFA: “sapevamo delle rimostranze di molte società che non volevano rassegnarsi ad abbandonare il vetusto e penalizzante “status quo” relativo al vincolo sportivo, ma essendoci una norma primaria di riferimento non pensavamo assolutamente che si potesse verificare quanto accaduto: sono norme che limitano il percorso dei calciatori ed inibiscono l’attività degli agenti.
Ad ogni modo, ci siamo mossi tempestivamente presentando esposti a tutti i competenti enti governativi (Ministero sport, Ministero lavoro, CONI, AGCM), ed abbiamo notificato una diffida alla FIGC, inoltre ci riserviamo anche di adire il TAR LAZIO, chiedendo di sospendere e disapplicare le norme censurate con un procedimento di urgenza.

Sono tutti atti dovuti che - come di consueto - portiamo avanti con solerzia ed impegno nel perseguimento degli scopi associativi, ma gradiremmo più collaborazione e “più coraggio” dai nostri membri: non si può pretendere che “le cose caschino sempre dall’alto”, e soprattutto - metaforicamente parlando - non si può scegliere di stare “con Dio e con il diavolo” in nome di asserite cointeressenze di comodo.
La nuova stagione sportiva è alle porte, così come l’inizio della sessione estiva di calciomercato, per venerdì 14 giugno è prevista una nuova riunione del Consiglio federale, attendiamo l’evoluzione degli eventi, riponendo piena fiducia nel lavoro delle competenti istituzioni, agognando quella “certezza del diritto” in cui abbiamo creduto sin dal giorno della nostra assemblea costitutiva”.

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