Da Infantino a Trump, Blatter attacca tutti: "USA e Arabia si stanno prendendo il calcio"
A 89 anni Sepp Blatter torna a incendiare il dibattito calcistico. In una lunga intervista al Telegraph, l’ex presidente FIFA – sospeso fino al 2027 – sfrutta il sorteggio del Mondiale per riproporsi al centro della scena, colpendo a tutto campo: Gianni Infantino, Donald Trump, Mohammed bin Salman e perfino Cristiano Ronaldo. Blatter, che non ha mai accettato la sua uscita di scena, arriva persino a ipotizzare un ritorno alla guida della FIFA: "Non sono mai stato rimosso. Ho solo ceduto il mio mandato. Sono ancora il presidente eletto. Spero di essere vivo nel 2027", afferma, alimentando un’atmosfera quasi surreale.
L’ex numero uno del calcio mondiale attacca duramente Infantino, accusandolo di aver contribuito alla sua caduta e criticando la sua gestione: dal Mondiale a 48 squadre alla scelta di organizzare l’edizione 2030 in cinque Paesi. "È in un’altra dimensione. Organizzerà il calcio nella stratosfera", ironizza Blatter, che denuncia anche l’influenza politica di USA e Arabia Saudita: "Stanno prendendo il controllo del calcio. I sauditi decidono tutto perché finanziano ogni idea del presidente".
Non meno duro il giudizio sul premio per la pace destinato a Trump: "Un errore. Il calcio non dovrebbe assegnare riconoscimenti del genere". Infine, una stoccata alla FIFA per la presunta “tutela” di Cristiano Ronaldo, squalificato per una sola giornata dopo le polemiche contro l’Irlanda: «Il regolamento dice tre. È inaccettabile».











