Drogba come Henry: "Al Dunkerque giocavo terzino, era l'unico ruolo libero"

In Italia in molti ricorderanno che un certo Thierry Henry ha trascorso, ai suoi inizi, una breve parentesi, decisamente da dimenticare, alla Juventus. A Torino lo rimpiangono ancora, soprattutto perché l'allora tecnico Fabio Capello come noto lo schierava come terzino di difesa. Un destino che ha rischiato di frenare anche la carriera di un altro dei più grandi attaccanti degli ultimi 20 anni, ovvero Didier Drogba.
Intervenendo al canale YouTube di "The Bridge" infatti, l'ex campione ivoriano ha raccontato un retroscena che ha dell'incredibile se si considera la quantità di gol che avrebbe poi fatto fra Le Mans, Guingamp, Marsiglia, Chelsea, Galatasaray e Nazionale ivoriana.
Ecco le sue parole: "Quando ho firmato il mio primo tesserino a 11 anni al Dunkerque, ho iniziato come terzino destro. In una partita parto come Lilian Thuram, mi accentro e con il piede sinistro colpisco con forza facendo gol. Mio zio mi vede, viene da me e mi dice: "Cosa fai, terzino destro?". Gli risposi: "È l'unico posto rimasto, quindi l'allenatore mi ha messo lì". Mi disse: "No, sei un attaccante, quindi non rimarrai in quella posizione".
Ma come avrei potuto spiegarlo all'allenatore? Ho finito la stagione così, senza dire nulla. Mi sono poi trasferito ad Abeville, l'allenatore mi ha chiesto dove giocassi, gli ho detto "centravanti", anche se non avevo mai giocato in quel ruolo. Lì ho iniziato, ho segnato gol, credo di averne segnati più di 40 quell'anno, e tutto è iniziato".
