Flick e la foto con Raphinha: "Ero deluso, non triste. Volevo un momento per respirare"
Il tecnico tedesco del Barcellona, Hansi Flick, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Atletico Madrid allo Spotify Camp Nou: "Affronteremo una squadra fantastica, di grande qualità e con uno dei migliori allenatori. Sarà una partita dura. Siamo primi in classifica, ma la stagione non è finita: dobbiamo continuare a lavorare, ci sono molte squadre pronte a dare il massimo. Sono contento, stiamo recuperando giocatori e possiamo migliorare il nostro livello".
Sul miglioramento della squadra: "Ci manca maggiore controllo. Abbiamo qualità e vogliamo dimostrarla. Dopo l’ultima partita ho detto che abbiamo commesso troppi errori: normalmente abbiamo la qualità per gestire il gioco, ed è questo che mi è mancato negli ultimi match. Voglio vedere questa qualità".
Sull’immagine con Raphinha dopo la vittoria contro l’Alaves: "Quella foto ha suscitato curiosità. Ero deluso perché abbiamo perso molti palloni e ci sono state due espulsioni dalla panchina. Quando abbiamo segnato il terzo gol, Marcus ha preso il rosso: è mio amico e la persona più importante qui. Ho preso un momento per respirare, non volevo discutere. Ma sto bene e sono forte per tutto ciò che ci aspetta. È normale che in partite così le cose possano complicarsi, ma a casa mi rilasso. Non ero triste né pensavo ad altro".
Su Pedri, Araújo e Raphinha: "Pedri può essere titolare. Raphinha può giocare tutti i 90 minuti, mentre Araújo non è ancora pronto per tornare in campo. È una questione privata e vi chiedo rispetto".
Sulla pressione e sul rendimento: "Non sento più pressione rispetto alla scorsa stagione. Ho detto che quest’anno sarebbe più difficile: tutti vogliono battere il campione. Siamo primi, ma non al nostro massimo livello, dobbiamo migliorare".
Su Joan García: "Ha molto futuro. Dal primo giorno ho visto il suo potenziale: bravo con i piedi, reattivo, dinamico. Il suo acquisto è stato corretto: nei prossimi anni ci darà sicurezza".
Sul ritorno al vertice della classifica: "È sempre importante essere primi, ma quest’anno abbiamo avuto molti infortuni. Non ci siamo mai nascosti dietro scuse. Ci servono più minuti con l’undici titolare, come lo scorso anno: quella continuità ci manca".











