Gudelj e la nuova frontiera della sicurezza nel calcio: la fascia che protegge la testa
Sempre più calciatori lanciano l’allarme sui rischi per la salute derivanti dai colpi di testa. Gli impatti ripetuti con il pallone - o peggio, con gli avversari - possono provocare commozioni cerebrali e, nel lungo periodo, favorire lo sviluppo di malattie neurodegenerative. Gli studi scientifici lo confermano, e il dibattito sull’uso di caschi o protezioni è sempre più acceso.
Nel frattempo, il centrocampista del Siviglia, Nemanja Gudelj, ha deciso di agire in prima persona, debuttando con una fascia protettiva innovativa capace di ridurre fino al 93% l’impatto dei colpi alla testa. Il serbo l’ha indossata per la prima volta nella trasferta di San Sebastián contro la Real Sociedad (match in cui ha anche segnato un gol) e l’ha riproposta nella gara di Coppa del Re contro il Toledo.
Gudelj, abituato da anni a portare fasce per tenere a bada i capelli, ha ora scelto una versione ad alta tecnologia, realizzata con materiali ultraresistenti e imbottiture ammortizzanti, pensate per proteggere senza compromettere la performance. Secondo Proteckthor, l’azienda produttrice, la fascia è studiata per "restare salda senza alterare il gioco", con una perdita di potenza nel colpo di testa inferiore all’1%. "Un’innovazione che non solo tutela la salute, ma anche il rendimento: mantiene concentrazione, reattività e fiducia in ogni duello aereo. Potrebbe cambiare il calcio per sempre", scrive la società sui social.
Gudelj, con il suo esempio, apre così una strada che potrebbe presto diventare la norma nel calcio professionistico.











