L'ex talento Jeffren: "Yamal ha 18 anni, bisogna averne cura. Se non lo fai in tempo..."

Jeffren Suarez è stato uno dei tanti talenti della Masia a non aver lasciato la sua impronta nel Barcellona. Eppure l'inizio era stato promettente: fu uno dei protagonisti - con tanto di gol - della storica vittoria per 5-0 del Barcellona contro il Real Madrid nel 2010-2011 (la manita). L'attaccante è stato ospite del podcast Helado Oscuro, dove ha ripercorso la sua carriera e analizzato la situazione attuale del calcio.

Formato nelle giovanili del Barça, l’attaccante venezuelano ha vissuto il suo momento di massimo splendore segnando il quinto gol di quella famosa sfida, ma il suo percorso è stato condizionato da infortuni, nonostante il sostegno di figure iconiche come Dani Alves, Puyol e Xavi. La sua separazione dal Barcellona nel 2011 è stata dolorosa. Jeffren ha spiegato che la decisione fu consensuale con Guardiola, ma è stato il direttore sportivo Zubizarreta a impedirgli di restare in Spagna, nonostante un’offerta dal Valencia. "Le lesioni sono state la causa del mio addio, ma Zubizarreta mi ha danneggiato", ha dichiarato, lamentando il trattamento ricevuto.

Parlando dei suoi allenatori, Jeffren ha elogiato Guardiola e Luis Enrique: "Guardiola mi ha insegnato molto, ma Luis Enrique aveva una mentalità più aggressiva, che mi ha aiutato a non mollare mai". Ha anche lodato Puyol, definendolo un guerriero, un modello di forza e rispetto. Infine, ha parlato di Lamine Yamal, avvertendo che, pur avendo grande talento, ha bisogno di una guida: "Ha 18 anni ed è normale che non conosca le conseguenze delle sue azioni, ma bisogna averne cura, perché se non lo fai in tempo... ma credo che il Barça farà le cose per bene".