Rondon sfida il Real col suo Pachuca: "Nessuno credeva in noi, tutto può succedere"

A 35 anni, dopo una lunga carriera che lo ha portato a giocare anche in Spagna, Samuel Rondon si prepara a vivere la partita più importante. Il venezuelano affronterà il Real Madrid con il suo Pachuca nella finale dell'Intercontinentale FIFA 2024: "Da bambino guardavo il Real Madrid dal Venezuela, mentre giocava le finali di Champions. Ho vinto solo una partita di Copa del Rey contro di loro, con il Málaga", ricorda l'attaccante ad As.
Sarebbe un miracolo battere il Real Madrid?
"Nessuno scommetteva su di noi contro Botafogo e Al Ahly, perché era da novembre che non giocavamo. Tutto era contro di noi, ma siamo stati i migliori. Ora non sappiamo cosa può succedere".
Hai 35 anni, ma i dati del 2024 parlano del miglior Rondón degli ultimi anni.
"Se contiamo il Venezuela, quest'anno ho segnato 30 gol. Sono stato molto criticato quando ho lasciato l’Argentina per il Messico, pensavano fosse un ritiro ma tutto è andato bene. Ho gareggiato al massimo, come avevo promesso quando sono arrivato al Pachuca".
Mbappé non giocherà dall'inizio. Cambia qualcosa?
"Ne ho affrontati tanti, su tutti Rüdiger e Courtois in Premier. A Rüdiger piacciono i contatti, i trucchi. So come si difende. Ma noi siamo concentrati su ciò che ci ha portato qui. Kylian e Vinicius sono due grandi, ma dobbiamo pensare ai nostri punti di forza come squadra e provare a far vivere brutti momenti al Real".
Dopo questo sogno, il prossimo è giocare i Mondiali?
"Assolutamente. È ciò che desidero di più in questa vita sportiva, se ho ancora qualcosa da realizzare nella mia carriera, e la cosa migliore è che dipende da noi".
