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Dybala sarà un rimpianto bianconero. Fiorentina, Pradè ha svoltato con Italiano. Gattuso in Spagna, un peccato per la serie A. Atalanta, che caos

Dybala sarà un rimpianto bianconero. Fiorentina, Pradè ha svoltato con Italiano. Gattuso in Spagna, un peccato per la serie A. Atalanta, che caosTUTTO mercato WEB
lunedì 13 giugno 2022, 08:55Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Solo il campo ci dirà se le nostre sensazioni sono giuste o sbagliate. Una cosa è certa: la Juventus ha perso, con troppa leggerezza, Dybala. Se non lo confermi perché hai certezze sulle condizioni fisiche, allora, capiamo. Se non lo confermi e non hai pronta neanche l'alternativa allora rischia di diventare un problema. La Juventus certamente è consapevole di quello che sta facendo ma Dybala all'Inter rischia di diventare un boomerang come già accaduto con Marotta. Perdere un pezzo forte del club e rinforzare l'Inter non è il messaggio migliore da mandare ai tifosi che sono anche imbufaliti per il caro prezzi e per una squadra che, fin qui, non scalda i cuori bianconeri. Sarà la settimana dell'Inter. Lo ha detto Beppe Marotta che vuole chiudere tutto entro giugno. Difficile ma non impossibile. L'Inter deve decidere cosa fare con il "sacrificato" di turno e se arriverà un'offerta importante bisognerà chiudere per rifinanziare parte del mercato. Inter e Juve devono rinforzarsi, il Milan deve fare almeno 4 acquisti di livello per restare ad alta quota, il Napoli dovrebbe muoversi perché è quella che deve fare di più considerati anche gli addii. Roma e Lazio dal destino incrociato. A Sarri va fatta la squadra, dopo un anno di attesa. La Roma deve ripartire dalla vittoria europea per continuare a costruire. Il campionato di Mourinho è stato pessimo e a Trigoria sanno bene che non si può fare un campionato come quello che si è da poco concluso.
La Fiorentina può ripetersi e anche migliorarsi. I viola hanno gettato le basi giuste con Italiano. E' quello che serviva al progetto Commisso. Un allenatore che concretizzasse gli sforzi societari. Daniele Pradè, a Firenze, ha ritrovato la sua dimensione e spesso anche con un lavoro oscuro ha gestito benissimo tutta la stagione. Quando Vlahovic è andato via poteva succedere un macello e invece la Fiorentina ha fatto cassa, con una mossa intelligente, senza cadere nel ricatto e la squadra non ha perso brillantezza. A Pradè va riconosciuto anche grande equilibrio in una piazza non certo semplice.Con Italiano, la Fiorentina ha trovato l'uomo giusto per portare avanti un progetto che in futuro potrà regalare altre grandi soddisfazioni ai tifosi.

E anche a Commisso che le merita.
A Firenze c'è stato di passaggio poi lui ha perso la serie A e anche la serie A ha perso lui, dopo un anno di attesa. Gattuso riparte da Valencia. Bella piazza in un momento comunque delicato. E' stato un peccato perdere Gattuso, per il nostro campionato, sia per l'allenatore che per il personaggio. A Milano ha fatto un miracolo, riportando il Milan in alto. A Napoli non tutti gli hanno riconosciuto il lavoro svolto, dopo che lo aveva preso da Ancelotti che non lo aveva lasciato affatto bene. Con Spalletti i partenopei hanno ritrovato la Champions ma si è visto poco di più per quello che si aspettavano i tifosi. Il made in Italy ci manca. Perdiamo Gattuso e non abbiamo più neanche quel De Zerbi che fino a due anni fa tutte le big seguivano.
In chiusura una riflessione sull'Atalanta: l'inizio di questa stagione rischia di essere peggiore del finale dello scorso campionato. Finito il ciclo Sartori era finito anche quello Gasperini ma a Bergamo hanno fatto finta di non capirlo. Forse anche perché "prigionieri" di un contratto lungo e pesante. Cambio di Direttore Sportivo, cambio di management e proprietà. L'Atalanta ha raggiunto, in questi anni, grandi risultati. Talmente grandi che oggi Gasperini, e non solo, si posiziona tra le prime come se non fare la Champions possa risultare un fallimento. La regola dell'Atalanta è un campionato di metà classifica e salvezza tranquilla. L'eccezione delle ultime stagioni non può diventare in automatico la regola. Se non chiariamo questo aspetto, in molti rischiano di bruciarsi. L'Atalanta è stato un modello da seguire e, forse, lo sarà ancora ma i presupposti che si intravedono non sembrano portare a nulla di buono.

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