E’ un’Inter da scudetto. Bonny, i meriti di Chivu. Date un bomber vero a Gasp. Simeone vendetta da ex, Lucca 40 milioni che non convincono. Allegri-Pioli: servono punti

Altro che squadra a fine ciclo. La vittoria dell’Inter all’Olimpico testimonia che il gruppo nerazzurro, dopo i dubbi estivi, è ancora il punto di riferimento nella corsa scudetto. Barella e compagni hanno la stessa fame di un tempo. L’esperienza dei veterani si somma al sangue fresco che arriva dai nuovi arrivati. Stavolta decisivi. Avevo dei dubbi sulla scelta fatta da Marotta di puntare su Chivu. Bravo ma inesperto. Avviso ai naviganti, il tecnico nerazzurro sta crescendo di partita in partita. Ha riacceso i vecchi e sta dando fiducia ai giovani. Non è facile quando si allena l’Inter dare spazio ai giovani. Chivu è stato il garante dell’operazione Bonny dopo averlo studiato a Parma. E Bonny ha deciso la sfida dell’Olimpico. Chivu sta regalando minuti preziosi a Pio Esposito. Scelte che stanno pagando. E che riportano l’Inter nel ruolo di favorita per lo scudetto. E la Roma? I giallorossi forse meritavano il pareggio. Ma per alzare l’asticella, per andare a sfidare le grandi il buon Gasp avrebbe bisogno di un bomber vero. Dobvik e Ferguson sono centravanti normali. Niente di speciale. Per dare l’assalto al titolo servirebbe un fuoriclasse, un centravanti capace di esaltare le invenzioni di Dybala.
Brutto passo falso per il Napoli. Le vie del calcio, è noto a tutti, sono infinite.
E allora capita che l’ex Simeone condanni la squadra di Conte. E che dall’altra parte, chi ha preso il posto dell’argentino, Lucca deluda. Lucca non appare in grado di indossare i panni del bomber da scudetto. Chissà se il presidente De Laurentiis rimpiange i 40 milioni investiti per l’ex Udinese. Conte ha preferito non rischiare Hojlund pensando anche alla prossima sfida di Champions. Ma dopo l’infortunio di Lukaku il Napoli non può prescindere dal danese, Il Toro invece dichiara chiuso lo stato di crisi. E’ stato bravo il presidente Cairo a proteggere Baroni. Passata la bufera il Tofo può tornare a inseguire la parte sinistra della classifica.
E stasera tocca al Milan. Per la squadra di Allegri quella contro una Fiorentina in stato confusionale è una prova di maturità. Il Milan è da scudetto? Lo dimostri contro quel Pioli che il tricolore lo ha vinto sulla panchina rossonera sfidando tutti i pronostici. Allegri deve rinunciare alle sue stelle Rabiot e Pulisic. Tanta roba. Due giuoca tori che sanno incidere in fase conclusiva. Che sanno inventarsi il colpo decisivo. Dall’altra parte la Fiorentina punta a recuperare Kean. Allegri spera di avere qualcosa di speciale da Leao. Un talento smarrito. Max riuscirà a riaccendere il gioiello portoghese? Leao può dare la spinta decisiva al Milan per andare a caccia del tricolore. Allegri e Pioli hanno una cosa in comune: un disperato bisogno di fare punti. Anche se per obiettivi totalmente diversi.
