Il Verona pecca di cinismo, Fabregas ritrova la vittoria. E il Como resta in zona Europa
Il tandem Giovane-Orban e nel complesso un'ottima prestazione del Verona hanno fatto barcollare un po' la nave del Como, dopo aver creato anche più occasioni dei lariani (xG 1.52 contro 1.20), ma quello che ha fatto la differenza sono stati i ricambi in panchina di Fabregas. Douvikas ha aperto le marcature, un'ingenuità tra Butez e Caqueret ha spalancato la porta a Serdar. E anche se Diao non ha girato come da buone abitudini al Sinigaglia (complice un rientro dopo lungo stop), l'ingresso di Jesus Rodriguez invece ha fatto propendere la partita verso il piatto dei biancoblù.
E questa volta senza incappare in errori o leggerezze fatali, in termini di risultato. Il Como ha retto l'urto di una sequela di cambi offensivi di Zanetti nel finale per rimontare. Ramon il migliore della retroguardia e l'uomo capace di negare una gigantesca occasione da gol per Orban. L'ex Betis, di rientro dalla squalifica, invece una scheggia impazzita e lucido a livelli estremi per servire in contropiede Vojvoda. Chiudendo la gara 3-1.
"Una vittoria d'identità, di un coraggio incredibile", racconta Cesc Fabregas in conferenza stampa. "Sono molto contento, questi giocatori mi fanno davvero felice". E dopo aver scagionato i due "colpevoli" della rete regalata a Serdar, il tecnico dei lariani ha evidenziato: "Abbiamo avuto 72% di possesso palla, in A non è facile". Il Como ritrova vittoria e tre punti che gli permettono di tornare a viaggiare a vele spiegate verso il grande sogno Europa: adesso i lariani sono al quinto posto in solitaria con 16 punti. In piena zona Europa League. Circondati dalle big, tra i piani alti della classifica. Anche se la strada da fare è ancora tanta.











