La Juventus rialza la testa, ritrova gol e vittoria. E Brambilla consegna le chiavi a Spalletti
La Juventus trova la vittoria dopo un digiuno di un mese e mezzo e 8 partite. Aspettando Luciano Spalletti, l'esonero di Igor Tudor ha quanto meno dato la scossa alla squadra che vince soffrendo ma con merito contro l'Udinese. 3-1 all'Allianz Arena e la corsa riprende.
Partita che si era messa sui binari giusti per la Juve con rigore procurato e trasformato da Dusan Vlahovic dopo cinque minuti di gioco. Pari nei minuti di recupero della prima frazione con una perla di Zaniolo che controlla la palla di destro e poi col sinistro trova il pertugio giusto. Nella ripresa è a senso unico un colpo di testa di Gatti su traversone di Cambiaso riporta la Juve avanti con Yildiz che nei minuti di recupero si procura e trasforma un rigore.
Con questa vittoria contro l'Udinese, la Juventus ha scongiurato il record negativo di gare senza vittorie, che resta quello del 1956 quando i bianconeri arrivarono a 13. E si festeggia di conseguenza il ritorno al gol, che mancava da 399 minuti.
"Io ho fatto un allenamento e sono stato due giorni con la squadra. Io ho cercato di trasmettere fiducia e di tranquillizzare i ragazzi, sono giocatori forti ed esperti e hanno meritato la vittoria. Il gol di Zaniolo, a fine primo tempo, poteva rovinare la serata. Siamo poi rientrati in campo bene e hanno meritato" ha dichiarato a fine gara Massimo Brambilla, che ora farà ritorno alla Next Gen lasciando il posto a Luciano Spalletti, destinato a guidare i bianconeri a partire dalla partita di sabato contro la Cremonese.
I singoli: benissimo Gatti, ma anche un rispolverato Kostic e Vlahovic, che a fine gara ha anche aperto a una permanenza alla Juventus: "Non so cosa può succedere. Mai dire mai, ma non so cosa possa succedere. Io sono concentrato sul presente e parlare di queste cose non ha molto senso. Noi dobbiamo parlare di meno e giocare di più. Io sono concentrato solo sul campo".











