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...Mamadou Coulibaly

...Mamadou Coulibaly
giovedì 24 giugno 2021, 00:00L'altra metà di
di Barbara Carere

Il centrocampista della Salernitana Mamadou Coulibaly (in prestito dall'Udinese) e sua moglie Monia si sono conosciuti quattro anni fa, quando lui giocava nella primavera del Pescara proprio come ci confida in esclusiva per la nostra rubrica:
“Quando ci siamo incontrati per la prima volta io non seguivo il mondo del calcio per cui non sapevo chi fosse. Grazie ad amicizie in comune, lui si è fatto avanti durante una cena e da lì abbiamo iniziato la nostra conoscenza”.

È stato amore a prima vista?
“Ni (ride,n.d.r.) perché non credo nell’amore a prima vista, perché diciamoci la verità, dopo qualche giorno che conosci una persona in realtà cosa sai di lui?
Per me, innamorarsi significa amare il carattere con tutti i suoi pregi e i difetti e per questo ci vuole tempo. Quindi, con ciò, direi che non mi sono innamorata appena mi si è presentato, ma quando conoscendolo, ho scoperto la bella persona che era e soprattutto, come mi faceva sentire quando ero con lui”.
Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
“La sua simpatia. Mi fa ridere in ogni situazione, in qualunque momento della giornata. Questo è quello che mi ha fatto innamorare di lui”.
Qual è un suo pregio?
“La bontà. È un ragazzo davvero con un cuore grande, pronto ai aiutare e a farsi in quattro per chi ne ha bisogno”.
E un difetto?
“Permaloso. E non mi dilungo troppo (ride, n.d.r.)”
Com'è nella vita privata?
“È un ragazzo semplice e tanto scherzoso. È divertente vivere con lui, passiamo le giornate a ridere e a farci gli scherzi. È molto attaccato alla famiglia che purtroppo può sentire solo tramite videochiamata, quindi a volte la tristezza prende il sopravvento, ma cerco sempre di rallegrarlo e fargli sentire la mia presenza e il mio amore”.

Ricordi la proposta di matrimonio?
“Certo, non potrei dimenticarla. Mi ha fatto la proposta due anni fa quando eravamo in vacanza in Senegal. Lui aveva già parlato con la sua famiglia sulla volontà di sposarmi lì in quel mese di vacanza e sua mamma aveva già iniziato a preparare i miei vestiti senza neanche sapere la risposta. Rido al pensiero di cosa sarebbe successo se avessi risposto “no”, ma come avrei potuto rispondere diversamente, il matrimonio è il coronamento dell’amore”.
In casa chi cucina?
“Io e credimi Barbara è meglio così (ride, n.d.r.)”.
Il suo piatto preferito?
“Non saprei dirti qual è al primo posto, ma sicuramente fra i piatti italiani ci sono le lasagne e gli arrosticini (tipici abruzzesi), mentre come piatto senegalese preferito è sicuramente il thiebou dieune (riso con pesce) che ho imparato a cucinare in Senegal e grazie ad una mia amica senegalese qui in Italia”.
Come trascorrete il tempo libero?
“Amiamo la quotidianità, passiamo le nostre giornate per lo più a casa. Lui guarda sempre le partite e i film senegalesi, però la sera è il momento di dedicarsi a noi e ci guardiamo un bel film sul divano o usciamo a mangiarci qualcosa. Amiamo anche stare con gli amici, anche se in questo periodo è stato difficile vedersi per via della pandemia, che speriamo di lasciarla alle spalle come un brutto ricordo, grazie ai vaccini”.

È scaramantico?
“No, non direi”.
Il suo rito prima di una gara?
“Più che rito, lui nello spogliatoio o pochi minuti prima del fischio d’inizio prega Dio”.
Cosa detesti del suo lavoro?
“Il fatto che spesso sono da sola, ma soprattutto la possibilità che si possa far male. Quando si è fatto male nella partita contro il Frosinone, ero nel panico e mi si era gelato il sangue, ho pensato subito al peggio. Per fortuna non è stato nulla di grave, ma per noi familiari è sempre un colpo al cuore ogni volta che cadono a terra“.
E cosa ami invece?
“Il fatto che fa ciò che gli piace. Mi piace vedere come partita dopo partita fa un passo in più nel suo sogno di essere calciatore per tutti sacrifici che ha fatto e fa lo merita”.
Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiana?
“Esserci sempre. Penso che la dimostrazione più importante sia la presenza, la voglia di condividere ogni cosa con l’altra persona e la volontà di percorrere la stessa strada insieme”.
Calcisticamente è stata una stagione da incorniciare con la promozione della sua squadra in serie A, cosa avete provato?
“ Troppe cose insieme… ero felice perché la squadra meritava proprio questa vittoria. Ognuno dei ragazzi ha contribuito alla realizzazione di questo sogno per questa società e per questa città. E poi ero orgogliosa di mio marito, felice che finalmente fosse riuscito a raggiungere questo traguardo da lui tanto desiderato e a far vedere che comunque è un giocatore che vale”.
Dove state trascorrendo le vacanze?
“Lui è tornato in Senegal dalla sua famiglia mentre io sono rimasta a Pescara con la mia, visto che questa pandemia ci ha tenuto entrambi lontani dai nostri cari. Quando tornerà, probabilmente andremo qualche giorno in una delle nostre belle località marittime italiane”.
C'è qualcosa che vorresti dirgli attraverso questa intervista?
“Anche se glielo dico ogni giorno, voglio dirgli di credere sempre in sé stesso e di guardare sempre in avanti perché il meglio deve ancora venire”.
Grazie Monia per questa bella intervista e prima di lasciarci come di consueto il saluto ai nostri lettori di Tmw.
“Grazie a te Barbara e naturalmente a tutti i tuoi lettori di TMW”.


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