Gianluca Scamacca, “magic moment” tra Genoa e Italia Under 21

Tecnica, fisico e personalità da vendere: è questo l’identikit di Gianluca Scamacca, uno dei talenti U21 più interessanti di tutto il panorama calcistico nazionale. Sta vivendo un vero e proprio “magic moment” sia col suo club che con la Nazionale Under 21, impegnata in questi giorni nella fase finale dell’Europeo di categoria. Una sua doppietta ha permesso al Genoa di espugnare il Tardini. Due reti di pregevole fattura nelle quali Gianluca ha messo in mostra tutto il suo repertorio tecnico e tattico. Il primo goal è da attaccante navigato, un tap-in sotto porta da grande rapace di area di rigore; il secondo una stupenda conclusione di potenza e precisione che si è andata ad insaccare nell’angolino basso, imparabile per il portiere. Mercoledì, nella gara d’esordio dell’Europeo U21, Gianluca con un grande movimento ad attaccare la profondità ha permesso agli azzurrini di andare in vantaggio nel primo tempo, prima del pareggio dai cechi nel secondo tempo.

Evoluzione - Gianluca Scamacca è forse il prototipo dell’ attaccante moderno completo. Piede destro naturale, tecnica di base al di sopra della media. È un giocatore che con la sua struttura fisica imponente è in grado di fare reparto da solo in attacco, cosa che ha imparato soprattutto negli anni del settore giovanile. Quest’anno a Genova sta avendo un’evoluzione sul piano tattico: giocando in un attacco a due partecipa attivamente alla fase di costruzione della manovra offensiva trovandosi in molte occasioni a fare la seconda punta. Questo è per Gianluca l’ultimo step verso la completa maturazione ed è perfettamente in linea con l’evoluzione che richiede il calcio moderno.

Scuola di bomber - Gianluca comincia a muovere i primi passi nella Polisportiva Delle Vittorie. Già all’epoca lasciava intravedere qualità importanti che lo hanno portato ad avere esperienze con le due squadre della capitale, prima la Lazio e successivamente la Roma. Nella Roma, mister Roberto Muzzi ha rappresentato una figura molto importante per la sua crescita soprattutto dal punto di vista, tattico perché a fine allenamento spesso si fermavano a lavorare sui movimenti offensivi e sull’attacco della profondità. Nel gennaio 2015, a soli 16 anni, è arrivata l’esperienza al Psv. Qui ha trovato in Ruud Van Nistelrooy un maestro ideale per imparare “l’arte del goal”. Ma soprattutto ha avuto modo di perfezionarsi dal punto di vista tecnico in un campionato con meno tatticismi e meno pressioni, l’ideale per la crescita di un giovane. Due anni dopo, tornato in Italia, viene acquistato a titolo definitivo dal Sassuolo che lo manda in prestito: prima alla Cremonese in B, poi di nuovo in Olanda allo Zwolle e ancora una volta in Italia all’Ascoli. Quest’anno il classe ’99 è in prestito al Genoa e sta trovando quella continuità di rendimento che gli mancava per fare il definitivo salto di qualità. In rossoblù e in azzurro, mettendo nel mirino la Spagna, prossimo avversario sulla strada verso l'obiettivo dei quarti di finale dell'Europeo U21.